600mila euro per frana di Macomer e crollo e crollo di Platamona

Trecentomila euro sono stati stanziati dalla Giunta per l'intervento sulla ex Strada Statale 129 in collegamento con la Carlo Felice. Identica cifra per il ripristino del muro perimetrale del piazzale Marina di Platamona. Entrambi gli interventi saranno realizzati con procedura d’urgenza.

Via libera dalla Giunta, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, a interventi urgenti dopo la frana di Macomer e il crollo del muro sulla spiaggia di Platamona. Trecentomila euro sono stati stanziati per consentire al Comune di Macomer di intervenire sulla ex Strada Statale 129 per il ripristino del collegamento con la Carlo Felice interrotto a causa di una frana all’altezza del chilometro 95+500. Dopo il distacco di alcuni massi dal versante roccioso lungo la ex SS129, il Comune aveva infatti dovuto emanare una apposita ordinanza di chiusura al traffico del tratto interessato. Analoga ordinanza era stata proposta anche dalla Provincia di Nuoro, ente gestore della strada, con conseguenti gravi disagi sia per gli utenti che per gli operatori economici e con ulteriore aggravio dovuto all’utilizzo della viabilità alternativa, non del tutto idonea a supportare il traffico notevolmente aumentato. La situazione di criticità era stata segnalata anche dal Comando Provinciale del Vigili del Fuoco e dalla Prefettura di Nuoro.

Altra situazione ancora irrisolta, il crollo del muro perimetrale del piazzale antistante la Marina di Platamona, al confine tra i Comuni di Sassari e Sorso nell’estate del 2015, dovuto alla vetustà della struttura e accelerato dalla forte azione di erosione marina che ne ha minato la stabilità. A causa del crollo si sono avuti danni materiali e feriti anche gravi. Per questo intervento la Giunta, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici, ha stanziato anche in questo caso 300mila euro. Entrambi gli interventi saranno realizzati con la procedura d’urgenza.

Ulteriori 900mila euro saranno sottoposti a una successiva programmazione per far fronte a eventuali altre emergenze che dovessero presentarsi. Con la Legge di stabilità 2016, l’Esecutivo aveva già stanziato 1 milione e mezzo per gli interventi di ripristino successivi a calamità naturali, in particolare alluvioni, frane, piene e mareggiate. Gli interventi decisi oggi sono stati ritenuti indispensabili per scongiurare situazioni di pericolo per il territorio e la popolazione.

Nella foto: immagine d’archivio

11 Giugno 2016