Il meeting sull’ambiente come laboratorio per l’Area vasta del Nord Sardegna
Una riunione tecnica, riservata ai soli addetti ai lavori, nella quale i partecipanti hanno posto l’obiettivo di far diventare il meeting internazionale sull’ambiente un appuntamento fisso che, partendo da Stintino, coinvolga l’intero territorio del Nord Ovest Sardegna. Si è chiuso così ieri mattina, nella sala riunioni del Comune costiero, il primo convegno internazionale dedicato alla “gestione ambientale di una località turistica” e che, per tre giorni, ha messo a confronto Paesi europei e del Medio Oriente che si affacciano sul Mediterraneo su modelli di gestione dell’ambiente ed esperienze.
L’obiettivo dichiarato quindi è quello di un appuntamento cadenzato, intervallato da tavoli di lavoro e incontri scientifici volti all’approfondimento e sviluppo delle tematiche affrontate a Stintino: a partire dall’importante risorsa mondiale rappresentata dall’acqua per passare, poi, all’energia, al turismo e alla gestione dei rifiuti. Dalla tre giorni scientifica inoltre, è emerso che anche la storia dei popoli e del territorio, se valorizzata, rappresenta una risorsa per il turismo. E il comitato si è imposto di lavorare anche verso questa direzione.
«I lavori svolti hanno dato il via a un laboratorio permanente – ha detto il sindaco di Stintino, Antonio Diana – che coinvolgerà i territorio dell’area vasta, l’Università di Sassari, i parchi, la Soprintendenza dei beni archeologici, l’Agenzia regionale per la Conservatoria delle coste». Si programmeranno quindi incontri cadenzati, volti ad approfondire tematiche che saranno di volta in volta sviluppate e presentate.
«Non ci dimenticheremo – ha chiuso il sindaco Diana – di quanto rappresentato all’Asinara dal delegato della Serbia, nazione che sta già preparando un evento in occasione del centenario dello scoppio della Grande guerra che stravolse l’Europa e il resto del mondo». Si lavorerà quindi per un nuovo meeting nel quale saranno ospitati i serbi, ma anche le altre etnie che, come emerso durante l’incontro svolto all’Asinara, vissero in prigionia, sull’isola che guarda Stintino, quegli anni tragici del primo conflitto mondiale.