Grillo dal suo blog: “Boldrini studi la Costituzione”

“Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il paese, per la sua immagine all’estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S, presenti con grande impegno nell’attività della Camera”. Un post sul sito dell’ex comico, capo del M5s, attacca queste parole di Laura Boldrini, pronunciate due giorni fa in merito all’attacco di Grillo sull’inconsistenza, o meglio inutilità del parlamento. L’invito di Beppe Grillo è diretto e verte sul senso dell’affermazione fatta qualche giorno fa, evidentemente travisata, la quale non avrebbe avuto, secondo lui, altro obiettivo se non quello di evidenziare quello che per lui è un concetto totalmente travisato di traduzione in pratica del consenso elettorale. Ecco il suo post, riportato integralmente, la cui url è un’evocativa “la principessa sul pisello”:

“La Boldrini, “nominata” alla Camera per grazia di Vendola, entrata in Parlamento grazie alla coalizione farlocca con il pdmenoelle, subito rinnegata (a parole) per occupare le poltrone dovute all’opposizione, eletta presidente della Camera a tavolino in una notte, ha un piccolo problema. Non legge le mie dichiarazioni prima di parlare o, cosa più grave, non è in grado di capirle. Nel mio intervento ho denunciato che da vent’anni il Parlamento viene spogliato dei suoi poteri, sanciti dalla Costituzione, senza che nessun partito abbia da ridire. Un Parlamento di “nominati” dai partiti, non di votati dai cittadini, il cui potere di legiferare è stato di fatto trasferito al Governo con i decreti legge, un Parlamento neppure messo in grado di sfiduciare il Governo, come è stato per Berlusconi e Monti, e che prende ordini dai partiti. Questo è il Parlamento oggi. Negarlo è negare la realtà. Studi la Costituzione, cara Boldrini, e la legga attentamente prima di commentare le mie parole a uso suo e dei partiti. Il M5S vuole da sempre la centralità del Parlamento. Il resto sono balle”.

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10 Giugno 2013