Italia Unica: il Museo Nazionale Sanna in stato di totale abbandono
Un tempo era ricco di fiori e piante meravigliose. Adesso ci sono solo erbacce. Il Coordinatore Alessio Paganini:”Le istituzioni competenti devono intervenire. Non possiamo permettere che i turisti vedano tale stato di incuria”
Un tempo era il fiore all’occhiello della città, un angolo di fiori e piante meravigliose nella centralissima via Roma. Il giardino del Museo Nazionale “Sanna” è oggi invaso da erbacce di ogni genere, mentre i fiori sono totalmente assenti. «Di giardino è rimasto solo il nome. Lo stato di degrado è tale da far pensare – vista la presenza di animali randagi, per esempio gatti – che al suo interno vi possano essere pulci e zecche», fa notare il coordinatore cittadino di Italia Unica Alessio Paganini, che denuncia lo stato di incuria dello spazio verde.
Diversi cittadini hanno segnalato che lo spazio espositivo è ridotto di circa il 50 per cento rispetto all’area disponibile. Questo perché alcune perdite di acqua hanno determinato la non utilizzabilità di alcune aree del padiglione; le infiltrazioni inoltre, rovinando il colore e l’intonaco delle pareti, hanno reso indecorosa la struttura. Lo stabile poi sarebbe totalmente privo di condizionamento: l’impianto c’è ma probabilmente non funziona. «Siamo solo a giugno e la temperatura è già molto alta al suo interno. Il caldo e l’umidità non rischiano di rovinare i preziosi reperti archeologici?», chiede Paganini.
I bagni inoltre sono fatiscenti, con i wc privi di tavoletta, mentre il sistema di scarico è tenuto in piedi da cerotti di nastro isolante. Manca inoltre il sapone e il materiale per asciugarsi le mani.
«Sassari è una città turistica? Ma quando? – si chiede ancora Paganini –. Si fatica tanto per attirare i turisti che vengono in Sardegna per godere del nostro meraviglioso mare e poi, in una città come la nostra, si trovano di fronte un museo Nazionale in uno stato di totale abbandono. Siamo molto preoccupati di come la nostra città sia ormai priva di attenzione da parte delle istituzioni».
«Stiamo attenti. La nostra vuole essere una sollecitazione a favore di un intervento da parte dei soggetti competenti. Se invece questa situazione perdurerà, saremo autorizzati perfino a pensare che ci sia un disegno per depotenziare le occasioni di sviluppo del nord ovest della Sardegna, insomma che dietro l’incuria e la disattenzione ci sia il solito “cagliaricentrismo”. E a questo ci opporremo con forza», conclude il coordinatore cittadino di Italia Unica.