I cornetti alla crema dopo l’omicidio
Dopo il sangue, i cornetti alla crema. Due ragazzi di origini macedoni, i presunti assassini di Andre Ferri, prima hanno sparato a sangue freddo all’imprenditore pesarese 4 colpi alla nuca e alla schiena, poi sono entrati in pasticceria, hanno ordinato i cornetti e si sono taggati su facebook mentre mangiavao e ridevano sereni e felici. A mezzanotte e mezzo di lunedì scorso lo lasciano sul marciapiede in una pozza di sangue. Due ore dopo, alle 2.30, Donald posta sulla sua pagina Facebook tre fotografie scattate in una pasticceria di Morciano, poco distante dalla scena del crimine. Sorridono divertiti, con i cornetti caldi in bocca. “3 chili di paste del garden…”, commentano, “hhhhhhh…. i bomberoni…”. Come se fossero usciti da poco da una discoteca. Dopo l’arresto, qualcuno le ha rimosse dal suo profilo.
Lui, “Donald il barbaro” come lo chiamano gli amici per quei muscoli esagerati, lavora a uno dei quattro distributori di benzina gestiti da Ferri a Pesaro. Ieri aveva lo sguardo piantato a terra mentre usciva in manette dalla caserma. “Lasciatelo a noi quel figlio di puttana…”, gridavano i colleghi, prendendo a cazzotti la volante, sgommata via a sirene accese. Seguita da quella che trasportava Karim Bari, marocchino con cittadinanza italiana, centrocampista del Cesenatico. Tornata la calma, la folla ha fatto un lungo applauso ai carabinieri. I due hanno rischiato il linciaggio dei presenti.