Imprese, Tedde: “Giunta smentita da dati Svimez”

“Le imprese non si insediano in Sardegna per evidenti carenze nelle politiche dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari”

“A poche ore dagli ultimi proclami e auto-applausi del vice di Pigliaru, Gli ultimi dati Svimez, che certamente non può essere accusatA di contiguità con l’opposizione, classificano la Sardegna penultima in Italia per attrattività di nuove imprese e mettono sotto un corretto cono di luce l’inadeguatezza delle politiche della Giunta Pigliaru in tema di politiche dei trasporti e industriali”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia Sardegna. “Le imprese non si insediano in Sardegna per evidenti carenze nelle politiche dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari. Questi dati decretano il fallimento dei proclami preelettorali di Pigliaru, consacrati nel suo programma, che parlavano di innovazione, incentivi alle imprese innovative e di infrastrutture tecnologiche e di trasporto adeguate agli standard moderni, con grande attenzione ai trasporti aerei, marittimi, ferroviari e stradali. I fallimenti in queste politiche, accentuati da quello nei trasporti low cost, allontana le imprese -denuncia Tedde- e fa perdere occasioni di crescita. Peraltro, Pigliaru si era anche impegnato a creare una nuova regia delle competenze regionali in materia di imprese, con la previsione di un unico assessorato che potesse assicurare una governance unitaria delle politiche per le attività produttive. Dopo due anni e mezzo di governo nulla di tutto ciò è accaduto. Le “war games” all’interno della maggioranza di centrosinistra e soprattutto del PD stanno paralizzando l’economia e isolando la Sardegna. Una vera e propria “Caporetto economica” confermata dai dati sconfortanti della congiuntura lavoro del primo trimestre del 2016, che vedono una riduzione degli occupati pari a 14 mila unità e la disoccupazione incrementata del 2,6%. Sarebbe bene che Pigliaru e la sua Giunta scendano dalle cattedre -chiude l’ex sindaco di Alghero-, si mettano a lavorare di buona lena per le famiglie e le imprese sarde e interrompano quel flusso continuo di lanci pubblicitari che tendono a contrabbandare un attivismo inesistente”.

25 Giugno 2016