Patto per la bellezza: panchine da premio Nobel ad Alghero
L'opinione di Carmelo Spada, delegato Wwf per la Sardegna
A Cagliari, negli anni scorsi, Paolo Berdini, urbanista e membro del Consiglio Nazionale del Wwf, ha posto il problema della socialità nelle aree pubbliche sostenendo le ragioni del comitato di genitori e residenti della piazzetta San Sepolcro: far si che i bambini possano giocare in quello spiazzo libero da gazebo e tavolini in uno degli ultimi luoghi, accogliente e protetto dal traffico, nel cuore del quartiere di Marina. Ad Alghero, nel corso degli anni, il Wwf ha rivendicato un equilibrato utilizzo dei beni comuni, quale è il suolo pubblico, per una rigenerazione della qualità e della bellezza urbana evitando che gli spazi per la fruibilità collettiva risultino preclusi alla socialità, al gioco dei bambini o alla visione degli edifici di pregio architettonico.
Inoltre non può essere trascurato il fatto che, lo scorso febbraio, si è svolta proprio ad Alghero, con l’organizzazione del dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, la tappa conclusiva del percorso preparatorio alla conferenza “Habitat III” promosso dalle Nazioni Unite, che si svolgerà, ad ottobre, a San Francisco de Quito, in Ecuador, per riscrivere l’ “Agenda urbana”, siglata a Istanbul nel 1996. Nel corso dei lavori svoltisi ad Alghero è stato messo in luce che la bellezza dei luoghi porta a riconoscersi nel posto in cui si vive unito al piacere estetico che deriva dalla bellezza che produce identità: segno con il quale una comunità si riconosce e trova il piacere di stare insieme condividendo la bellezza dei luoghi.
Il Wwf, che quest’anno festeggia i 50 anni di attività in Italia, propone un “Patto per la bellezza” per il decoro, per la qualità urbana, per il rispetto delle tipicità, delle caratteristiche e dei valori architettonici, urbanistici, storici, monumentali e simbolici della città. Tale obiettivo è raggiungibile con gesti concreti da parte di tutti, senza che nessuno possa esserne escluso. Si propongono immediate azioni per la bellezza e fruibilità degli spazi pubblici: rendere “vivibili” le piazze e consentire la reale fruizione delle panchine; eliminare i cassonetti dei rifiuti delle attività commerciali dal centro storico trasformandolo in “cittadella delle piante pensili” come già realizzato nei pressi di piazza Santa Croce e altre vie.
Franca Masu, per realizzare i tre giorni di incontri del Festival “Més a prop, encontres amb l’art, la paraula i la música”, insieme ai residenti del quartiere e tanti volontari, ha ripulito la piazza e messo a dimora le piante aromatiche della macchia mediterranea. Una manifestazione all’insegna della condivisione, della parola e delle emozioni. Alla piazza don Giovanni Gallo “è stata restituita dignità e decoro” – ha affermato – il parroco della Cattedrale di Santa Maria don Angelo nel corso di una breve cerimonia di benedizione di questo spazio “messo a nuovo e ritrovato” nel cuore del centro storico. E’ seguito il primo appuntamento previsto dal calendario delle manifestazioni con l’intervento del giornalista Tonino Oppes che ha dato il benvenuto ai presenti e parlato dell’importanza della memoria e del recupero dei “luoghi del cuore”. La rassegna “Més a prop” di Franca Masu ha riportato le persone in piazza per ripulirla, per riqualificarla e metterla al centro della socialità e fruibilità sino a domenica. E poi che cosa accadrà nella “rinata” piazza don Gallo? Resteranno i cassonetti dei rifiuti delle attività commerciali? Ci saranno dei tavolini? In quale proporzione?
Nelle piazze delle città non possono mancare le panchine. Sono un elemento d’arredo urbano e un bene comune sul quale chiunque può sedersi per godersi il panorama, leggere o riposare. La panchina per eccellenza, resa famosa dal cinema, è quella del film “Manhattan” di Woody Allen con vista su New York. Ad Alghero dalle panchine dei bastioni si può osservare il mare circoscritto dal promontorio di Capo Caccia e, in un fortunato tramonto, si può cogliere il raggio verde. Nel cuore del centro storico, per le panchine di piazza don Gallo, si auspica che possano essere “vissute” – e con esse l’intera piazza – con la messa a disposizione di libri liberamente lasciati a disposizione di chi vorrà leggere (Bookcrossing).
Il Wwf è pronto, per sostenere la nuova vita della piazza, donando il primo libro per le panchine di piazza don Gallo, che vorremmo chiamare “panchine da premio Nobel” dotandole con i libri di Grazia Deledda, il premio nobel della letteratura scomparsa 80 anni fa. Il Wwf ritiene necessario un ripensamento della qualità urbana che deve prevedere un insieme organico di azioni che riconsideri gli spazi pubblici con interventi di riduzione o comunque riorganizzazione dell’occupazione del suolo pubblico a scopo commerciale per valorizzare le piazze del centro storico. In generale, la riqualificazione urbana deve conseguire un’idea di socialità capace di coniugare la vivibilità, il decoro, la manutenzione ordinaria, la qualità della vita alla domanda di spazi condivisi. E i cittadini devono essere protagonisti. E’ il giusto contributo che Alghero deve, per onorare la conferenza “Habitat III”, promossa dalle Nazioni Unite che si svolgerà, ad ottobre, a San Francisco de Quito, in Ecuador in considerazione del fatto che una tappa di questo percorso si è svolta anche ad Alghero.