Alghero, Wwf: «a Maria Pia l’anarchia regna sovrana»
Nuove segnalazioni dell'associazione ambientalista che nei giorni scorsi ha effettuato dei controlli nel polmone verde di Alghero
Nuove segnalazioni del Wwf dopo quella dei giorni scorsi in merito alla presenza di un furgone all’interno della pineta di Maria Pia ad Alghero (LEGGI). «Le regole ci sono, ma non tutti le rispettano – ha dichiarato Carmelo Spada, delegato Wwf per Sardegna. «A Maria Pia regna l’anarchia. Alle sette del mattino di lunedì 27 giugno, infatti, la pineta si presentava in queste condizioni:
Lo scopo finale del WWF – ha precisato Spada – è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente naturale del nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura. Tra le 7,30 e le 8,00 dello stesso giorno abbiamo riscontrato lo stazionamento di due furgoni in due distinte zone della stessa pineta».
«Va precisato che dei cartelli apposti in pineta specificano che non è consentito il transito e lo stazionamento degli autoveicoli e si riporta un’ordinanza comunale del 2006. Ora è chiaro che tali incursioni di furgoni riguardano lo scarico di merci varie. Il Wwf ritiene che tale attività, all’interno della pineta, non è giustificata in quanto sono presenti a poca distanza ampi parcheggi. Pertanto ribadiamo con forza che dentro la pineta di Maria Pia non devono transitare (o stazionare) gli autoveicoli sia per tutelare la qualità ambientale dell’aria ed anche l’incolumità fisica di chi la attraversa per andare al mare, passeggiare o correre dentro il polmone verde di Maria Pia. Tuttavia, si ritiene che, – continua Spada – qualora fosse necessario, per il trasporto occasionale di materiali, il transito di autoveicoli debba essere autorizzato dalle Autorità locali, come accade per i trasporti occasionali in aree pedonali o Ztl. Le regole e le eccezioni ci sono. Basta avere una ragionevole motivazione».
«Il Wwf, visti i comportamenti incivili che vengono perpetrati all’interno della pineta e per quanto riguarda la fruizione eco-sostenibile, ritiene che preventivamente si debba effettuare una valutazione del carico antropico sostenibile dall’ecosistema spiaggia-dune-pineta per poi consentire la possibilità di usufruirne – con precise regole di comportamento – nelle aree pic-nic (esistenti), docce, bagni (da realizzare) e con conseguente raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo altresì convinti che la gestione, manutenzione e pulizia dei beni ambientali abbia un costo e per questo motivo si renda necessario far pagare un ticket in cambio di un servizio (reale) erogato magari da una cooperativa giovanile che dovrebbe anche garantire la guardiania piuttosto che lasciare l’area in balia degli incivili» – ha concluso il rappresentante del WWF.