Far West a Olbia, spari in città: carabinieri cercano armi illegali
In questi giorni i carabinieri di Olbia stanno eseguendo numerosi controlli al fine di individuare armi illegalmente detenute e limitare la presenza di queste armi nel territorio.
In questi giorni i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia stanno eseguendo numerosi controlli al fine di individuare armi illegalmente detenute e limitare la presenza di queste armi nel territorio. Proprio nel corso della notte sono stati esplosi tre colpi di fucile cal. 12 contro un’auto. La Golf di proprietà di un giovane operaio di Olbia con precedenti di polizia era parcheggiata in via Boccherini ed è stata colpita da tre colpi di fucile sparati presumibilmente da qualcuno che si è avvicinato a bordo di uno scooter, con il volto coperto, e poi si è dato immediatamente alla fuga. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia hanno effettuato i rilievi e stanno interrogando tutte le persone che potrebbero essere state coinvolte, a vario titolo, nell’episodio, al fine di trovare una pista utile per l’individuazione dell’autore o degli autori. Non si esclude che il fatto possa essere accaduto a margine del traffico di stupefacenti che proprio nel periodo estivo si fa sempre più intenso.
Proprio nella serata tra domenica e lunedì, benché non abbia nulla a che vedere con i fatti di questa notte, i Carabinieri di Padru hanno tratto in arresto G. M. M., 29enne olbiese e residente a Padru, con precedenti, poiché sorpreso alla guida della propria autovettura con a bordo, occultato all’interno del bagagliaio, un fucile, tipo doppietta e a canne mozze, cal. 20, privo di marca e matricola. A riprova della pericolosità del soggetto, il fucile aveva la cartuccia in canna, nonché altre 5 cartucce cal. 20 ed era pronto a sparare.
Nel corso della perquisizione sono state rinvenute e sottoposte sequestro altre armi, ossia nr. 4 fucili da caccia cal. 12, una canna cal. 12, una carabina cal. 30.06 e 144 cartucce legalmente detenute. L’arrestato è stato accompagnato presso il proprio domicilio in regime arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Foto d’archivio.