«Ad Alghero c’è un nuovo avversario politico»
L'opinione di Mario Salis - segretario cittadino del Partito Democratico
Fino a qualche tempo fa eravamo abituati a dover rispondere ad attacchi ed affermazioni di esponenti politici di parte avversa. Ultimamente a questi dobbiamo aggiungere anche un organo di informazione locale che a tutti gli effetti si sta presentando come un soggetto politico. Non solo un giornale completamente allineato alle posizioni di una parte, quella del sindaco, ma un vero e proprio “avversario” politico che come tale tratta tutti quelli che la pensano in maniera diversa. E dunque capita che ad un’affermazione o ad un commento ufficiale o semplicemente ad una posizione politica non risponda più un componente della maggioranza o lo stesso sindaco. Non ce n’è bisogno. Arriva puntuale l’articolo del giornale amico che “informa” i suoi lettori non riportando semplicemente una notizia, ma formulando accuse, arrivando a conclusioni, riportando ricostruzioni totalmente di parte. Talvolta facendo parlare come opinionisti killer, sconosciuti.
Il caso vuole che queste ricostruzioni coincidano quasi completamente con quelle del sindaco e della sua maggioranza. Al di là delle questioni e dei principi deontologici ed etici, che comunque dovrebbero sempre ispirare chi svolge il delicato compito di dare notizie ai cittadini, è sulla credibilità che forse è giusto fare una riflessione, anche solo per salvare il rispetto di una testata giornalistica che in questi anni aveva saputo costruirsi un patrimonio di credibilità. La libertà di stampa è fuori discussione, ma se dovere della libera informazione è il controllo del potere e di chi lo gestisce, tra i suoi “diritti” non può esserci quello di attaccare costantemente l’opposizione senza argomenti e con l’aggiunta di menzogne e vere e proprie offese personali.