UE: Aiuti illegittimi agli albergatori. Restituire cassa alla Regione
Il ricorso presentato dalla Regione e da un gruppo di albergatori è stato respinto: quegli aiuti versati nel 2000 non sono legittimi e vanno restituiti. Lo ha stabilito la corte dell’Unione Europea con una sentenza che respinge la richiesta di annullazione del provvedimento e attesta che il regime di aiuti erogato nel luglio del 2000 era stato dichiarato illegittimo e non compatibile con le regole di mercato. L’industria alberghiera ha ricevuto insomma un altro schiaffo, in un momento in cui tra imu e stagioone no, non si può certo che godano di ottima salute. A presentare ricorso erano state, oltre alla RAS , le società HGA, Gimar, Coghene Costruzioni, Camping Pini e Mare, Immobiliare 92, Gardena, Hotel Stella 2000, Vadis, Macpep, San Marco, Due lune SpA,Hotel Mistral, L’Esagono, Le Buganville, Le Dune, Timsas e Grand Hotel Abi d’Oru.Le argomentazsioni prese in esame erano già state respinte nel 2011 e questa volta arriva la conferma di ciò che era stato deciso due anni fa.
L’inghippo è nato quando una delibera regionale del 2000 aveva modificato un regime di sovvenzioni andando contro quello che era il regolamento europeo ma che aveva avuto il via libera invece da Bruxelles. All’indomani di questa diatriba, La Ue aveva chiesto al governo italiano di provvedere al recupero di questi aiuti erogati in maniera illegittia ma a quanto è parso, non era stato eseguito. Alcune disposioni dell’ UE prevedevano la non intromissione della stessa in quel tipo di aiuti che rientravano nel regime “De minimis”, quindi al di sotto della soglia dei 100 mila euro. Ma questa disposizione nel caso in questione non poteva essere applicata. Ora, per capire il risultato di questa stagione dovremo aspettare ancora qualche mese e fare un resoconto in riferimento agli anni passati. Ma una cosa è certa ed è condivisa da tutti gli albergatori isolani, nello specifico locali. Il comparto alberghiero è uno dei principali settori che sostengono l’economia della Sardegna. Se non lo si tutela e non lo si mette in condizioni di lavorare, creando introito per un’economia turistica florida e supportando il mercato del lavoro, si rischia di far crollare definitivamente il sistema.