L’Antitrust ha deciso: multa da 8mln per le compagnie marittime
L’ Autorita’ garante della concorrenza ha deciso: dopo aver incassato è arrivato il momento di restituire. L’Antitrust, ha multato le quattro compagnie marittime Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest di 8.107.445.euro dopo aver accertato un cartello sui prezzi per il trasporto dei passeggeri nell’estate del 2011. La decisione è arrivata dopo uno studio approfondito del dossier e dopo aver sentito tutte le parti in causa. Nella stagione estiva del 2011 i prezzi aumentarono mediamente del 42% sulle rotte Civitavecchia-Olbia e Genova-Olbia e del 50% sulla Genova-Porto Torres.
L’intesa, durata dall’inizio di settembre 2010, fino almeno alla fine del mese di settembre del 2011 (per Snav fino a maggio 2011), data di chiusura della stagione estiva, è stata attuata da imprese che complessivamente detengono quote di mercato molto elevate sulle rotte interessate dall’istruttoria. Il parallelismo nell’aumento dei prezzi, riscontrato nel corso dell’istruttoria, non è peraltro giustificabile in altro modo se non con la concertazione: né la trasparenza delle tariffe, che caratterizza strutturalmente il settore, né il caro carburante, che avrebbe potuto comportare un aumento dei prezzi ma in misura inferiore, nè le perdite di bilancio degli operatori giustificano un aumento dei prezzi così simultaneo e significativo.
La reazione del Presidente della Regione: “In questi anni Roma e’ stata sorda all’urlo della Sardegna. Ora ci aspettiamo che lo Stato, che troppe volte ha dato l’impressione di essere gomito a gomito con gli armatori, dia un segnale chiaro e si schieri dalla parte dei sardi. Quella che stiamo conducendo – ha aggiunto il presidente – e’ una battaglia di libertà, perché i cittadini dell’isola hanno il sacrosanto diritto di circolare per tutto il territorio nazionale senza limitazioni di nessun genere. Permettere che restino in balia dei capricci degli armatori significa cagionare ad un’isola come la nostra un danno di proporzioni incalcolabile. E’ come se i cittadini del Lazio, della Toscana o della Lombardia non avessero la certezza di poter utilizzare quotidianamente le autostrade o se fossero costretti a pagare cifre da capogiro per utilizzarle. Se dovesse accadere un fatto simile, anche per un solo giorno, assisteremmo sicuramente ad una rivoluzione. Non si può accettare che invece per i sardi questa rappresenti una situazione normale e permanente. La decisione dell’antitrust e’ una clamorosa vittoria, che finalmente squarcia il velo di omertà con cui qualcuno avrebbe voluto che fossero celate le giuste rivendicazioni dei sardi. Ora lo Stato dia le risposte attese dai sardi. La stagione dell’ignavia o peggio ancora delle sponde politiche ieve finire una volta per tutte”.