Tasse aeroportuali, è ufficiale: addio ai famigerati 2,50 euro
Con questa decisione è eliminato il principale motivo per il quale la compagnia irlandese avrebbe dovuto diminuire drasticamente la sua presenza in alcuni aeroporti italiani.
Ora è legge: con la fiducia al DL Enti locali è cancellato l’aumento della tassa sui diritti d’imbarco negli aeroporti introdotta con la legge di stabilità del 2015. Il voto del senato al decreto legge ha definitivamente dato il via libera anche all’emendamento del Governo presentato alla Camera che stoppa l’incremento di 2,5 euro che aveva portato la compagnia low cost Ryanair ad annunciare l’abbandono della presenza in alcuni scali italiani tra cui Alghero e Pescara. Con questa decisione è eliminato il principale motivo per il quale la compagnia irlandese avrebbe dovuto diminuire drasticamente la sua presenza in alcuni aeroporti italiani.
«Il governo e la maggioranza hanno mantenuto gli impegni assunti, ora tocca a Ryanair, che deve mantenere gli impegni presi per la Sardegna e l’Abruzzo» commenta in un comunicato il senatore del PD Silvio Lai. «Quello approvato oggi è un atto concreto per il quale, siamo sicuri, non mancheranno di assumersi il merito anche molti di quelli che fino a ieri scommettevano sul contrario. La realtà dei fatti dice che questo risultato lo si deve unicamente all’immediata apertura di un tavolo di confronto da parte delle Regioni ed al successivo impegno mantenuto dal ministro Delrio e dal Governo sul quale il Parlamento e la sola maggioranza hanno dato il proprio parere favorevole. Tutto il resto sono chiacchiere di chi cerca visibilità con tesi inverosimili anziché dire la verità ai cittadini e lavorare seriamente».