Ryanair, Tedde: «Pigliaru è l’unico a non avere fatto la sua parte»

Il vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna commenta l’esito dell’incontro sulla questione Ryanair, che ha visto la conferma delle rotte abruzzesi e non anche di quelle per l’isola: «Davanti ai dati disastrosi del calo dei passeggeri Deiana e Pigliaru non hanno fretta di ripristinare il sistema low-cost, ma hanno una irrefrenabile premura di privatizzare l’aeroporto di Alghero».

«La fumata bianca per l’Abruzzo e grigia per la Sardegna dimostra ancora una volta che l’unico a non avere fatto la sua parte è il presidente Pigliaru». Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna commenta l’esito dell’incontro sulla questione Ryanair, che ha visto la conferma delle rotte abruzzesi e non anche di quelle per l’isola (LEGGI).

«Per due anni e mezzo – prosegue Tedde- hanno detto che aspettavano il Governo, l’Europa e perfino Godot. Cosa è accaduto? Che, se pur in via provvisoria, Roma ha sospeso l’addizionale di imbarco ed è arrivata la decisione della Commissione UE che fa salva la situazione di Alghero. Gli unici ad aver prodotto solo comunicati stampa sono Pigliaru e Deiana. Sostenuti per tanto tempo dall’atteggiamento spensierato e complice dei sindaci di Sassari e Alghero che oggi si scontrano sulla privatizzazione».

«E, secondo quanto riportato dalla stampa, sembra che Deiana ancora usi come alibi una decisione che, comunque la si veda, si basa anche sulle vigenti linee guida del 2014 – sottolinea amaramente Tedde – che pertanto non impediscono alla giunta regionale di intervenire immediatamente. Davanti ai dati disastrosi del calo dei passeggeri Deiana e Pigliaru non hanno fretta di ripristinare il sistema low-cost, ma hanno una irrefrenabile premura -denuncia l’ex sindaco di Alghero- di privatizzare l’aeroporto di Alghero. Un comportamento irresponsabile che fa intuire fini poco coerenti col pubblico interesse. Non siamo pregiudizialmente chiusi all’ipotesi di privatizzazione, ma prima vogliamo leggere il piano industriale approvato il 17 Luglio, che è alla base di tutto, e comprendere anche quali garanzie ci siano sugli attuali posti di lavoro offerti dallo scalo. Nessuna vendita alla cieca: prima di mostrarlo, vediamo noi stessi il cammello anziché accettare la prima moneta che viene offerta».

3 Agosto 2016