L’opinione dei Tulesi su antenne telefonia mobile. E gli Algheresi ?
Il comunicato dell’Amministrazione del Comune di Tula per la manifestazione di opinioni attraverso il sito internet istituzionale finalizzato ad interpellare la cittadinanza relativamente al consenso, favorevole oppure contrario per l’installazione in paese di un’antenna di telefonia mobile da parte di un Operatore, appare sicuramente degno di attenzione almeno per la palese considerazione riservata alla comunità Tulese. Una popolazione di sole 1611 persone amministrata dal sindaco Andrea Becca, salito alla ribalta della cronaca per aver formalizzato con un’ordinanza comunale l’esenzione totale dell’Imu sulla prima casa, grazie ai profitti derivanti dalla installazione del Parco Eolico nell’agro di Tula con cui l’amministrazione ha ottenuto il pareggio di bilancio.
La nota non vuole entrare nel merito dell’operato dell’amministrazione del Comune di Tula, bensì vuole rimarcare la grandissima disparità di considerazione riservata agli Algheresi da parte delle amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni in cui gli operatori di telefonia mobile, bruciando le tappe tecnologiche nel settore, avanzavano richieste per installare nuove antenne per garantire una migliore efficienza e ricezione. Col passare degli anni, all’antenna dell’allora Sip nella centralissima via Verdi se ne sono aggiunte numerose altre per la cui installazione non risulta che sia stato richiesto il parere degli algheresi. Furono installate due antenne in viale Europa, un’altra fu piazzata alla fine di via Don Minzoni, dove ancora oggi la struttura che la supporta persiste quasi a rappresentare una sorta di monumento all’indecenza.
L’elenco continua con la nuova antenna all’ingresso in città provenienza da Galboneddu, installata quasi a vigilare il territorio cimiteriale, tanto i defunti non protestano. Non altrettanto può dirsi per l’antenna piazzata all’incrocio di via De Gasperi con la via Kennedy, fronte il convento dei Padri Passionisti. I residenti della zona manifestarono e protestarono a lungo, prima, durante a dopo l’installazione dell’obelisco metallico. All’appello manca l’antenna in zona Carrabufas, l’ultima in ordine di tempo. Anche per quest’ultima antenna la popolazione del rione protestò con decisione senza ottenere alcun risultato. La certezza è che, comunque, potrà accadere che gli Operatori di telefonia mobile richiedano altri siti per potenziare la rete e l’efficienza del Servizio. La speranza invece è che l’Amministrazione si ricordi di seguire la via della condivisione principalmente quando si tratta di problematiche che riguardano la salute della collettività.