Alghero, Barracelli denunciano Amministrazione
La compagnia denuncia una serie di presunti abusi, omissioni, violazioni delle norme che ha dovuto subite dall'insediamento dell'attuale amministrazione.
Sono 14 i membri della Compagnia Barracellare di Alghero che, capitanati da Gianfranco Martine, ufficiale della compagnia e assistiti dal legale Stefano Carboni, hanno presentato un esposto alla Prefettura e una querela alla Procura della Repubblica, ritenendo di «non avere altra scelta che rivolgersi alla magistratura dopo una serie di abusi, omissioni, violazioni delle norme che, dall’insediamento dell’attuale amministrazione, la Compagnia ha dovuto subire».
La nota, pubblicata questa mattina – 11 agosto – è una vera e propria dichiarazione di guerra all’amministrazione algherese. «Nonostante l’assidua opera di vigilanza del territorio di Alghero 365 giorni l’anno, l’attività antincendio, la sempre pronta disponibilità ad ogni richiesta dell’Amministrazione e delle forze dell’ordine – spiegano – ci siamo visti ripetutamente ripagare con atti di evidente disinteresse quando non si arrivava al boicottaggio».
«Tra i tanti inspiegabili episodi, con amarezza, ricordano di aver dovuto ricorrere alla diffida di un avvocato per indurre il Sindaco a far esaminare dalla competente commissione, dei banali rendiconti, senza l’approvazione dei quali la Compagnia Barracellare non poteva procedere con le correnti spese di gestione».
E ancora: «La mai spiegata ostilità del Sindaco si è subito palesata con l’annullamento di incarichi che permettevano un minimo di gratifica ai barracelli. L’atto amministrativo più grave – dicono i Barracelli – in aperta violazione delle norme regionali e comunali, consiste nel reintegro di soggetti in passato espulsi, imponendo addirittura come Capitano uno di questi che, guarda caso, era candidato nelle liste di Mario Bruno nonché amico ed ex dipendente del segretario personale del Sindaco».
«Tra le varie ritorsioni alle obiezioni dei barracelli, spiccano le intimazioni del dirigente Com. Guido Calzia di avere le chiavi della sede, sotto minaccia di far cambiare le serrature d’ingresso. Al vaglio della procura inoltre, la surreale omissione dell’ufficio protocollo del Comune che continua a negare al segretario dei barracelli il ritiro della corrispondenza, rifiutandosi di indicarne la fonte ed in totale assenza di provvedimento formale alcuno».
«Con tali atti ed omissioni l’amministrazione mantiene a tutt’oggi la Compagnia Barracellare immobile e totalmente impossibilitata ad adempiere ai compiti istituzionali, con grave danno per la comunità e alla dignità dei componenti che prestano servizio da anni.»
«Si ricorda che l’attività dei barracelli è improntata sul volontariato con la possibilità di rimborsi ed eventuali utili derivanti da convenzioni stipulate con enti pubblici e privati. Non si spiegano i barracelli come sia possibile che con i gravi problemi e l’attuale degrado in cui versa la città, l’amministrazione blocchi un servizio garantito a costi zero in specie nella stagione degli incendi».
La nota si conclude con «una amara riflessione» scaturita «in seguito alla recente tragedia avvenuta presso la struttura della CRA, dove un anziana ospite ha perso la vita in seguito ad una caduta». Per dieci anni «i barracelli hanno svolto servizio di custodia nella struttura garantendo la sicurezza del personale e degli ospiti. I barracelli vigilavano dalle 19.00 della sera sino alle 06.00 del mattino. Anche al di fuori di questi orari, in diverse occasioni prestavano per il Centro la loro collaborazione, organizzando prontamente pattuglie ogni qual volta un ospite si allontanava senza dare avviso. Ne era nato un rapporto di collaborazione con il personale e di empatia e protezione per gli ospiti. Da due anni la struttura è totalmente incustodita perché il Sindaco attuale ha improvvisamente ritenuto che tale incarico per i barracelli non fosse opportuno. A nulla son valse le proteste del personale e degli ospiti che più volte hanno pregato il Primo cittadino di risolvere il problema. Si è oggi arrivati ad un doloroso episodio che poteva essere evitato».