A Sassari 300 milioni per cambiare il volto della città
Durante l'incontro con gli ex sindaci sono state illustrate le risorse raccolte in questi primi due anni di mandato del sindaco Nicola Sanna.
È stata un’occasione per uno scambio di idee, di suggerimenti oltreché di incoraggiamento a proseguire nell’attività e ad adoperarsi sempre per la città. Ieri sera a Palazzo Ducale il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha incontrato gli ex primi cittadini per il consueto brindisi “a zent’anni” prima della Faradda. Ed è stato anche un momento per parlare di alcuni argomenti strettamente attuali, come il nuovo ingresso dei Macellai alla discesa del 14 agosto, e di comunicazione.
Nella sala matrimoni, hanno alzato il calice assieme al sindaco Benito Saba, che cinse la fascia tricolore da gennaio 1971 a dicembre 1973, quindi Marco Fumi (1988-1990), Franco Borghetto (1990-1994), Giacomo Spissu in carica dal 1994 al 1995, Anna Sanna, il primo sindaco donna di Sassari in carica da maggio 1995 a maggio 2000, Gianfranco Ganau, l’unico ad aver ricoperto l’incarico per due mandati, prima da maggio 2005 a giugno 2010 quindi da giugno 2010 a marzo 2014.
Il sindaco Nicola Sanna, durante l’incontro, ha voluto anche tracciare un breve bilancio di questi due anni di attività che hanno visto la giunta lavorare con impegno, per ottenere cospicui finanziamenti che consentiranno di avviare opere pubbliche in grado di cambiare il volto della città. Risorse per quasi 300 milioni e che saranno gestite direttamente dal Comune o da altri enti.
Il sindaco ha messo in primo piano i 15 milioni di euro per gli Iti che puntano alla rivalutazione socio economica del quartiere di San Donato, e centro storico basso, con progetti per l’ex mercato civico, la realizzazione di un percorso museale dei Candelieri e l’incentivo all’insediamento di botteghe artigiane. Quindi ancora un recupero del patrimonio edilizio e un progetto sociale per l’integrazione tra le diverse etnie che vivono all’interno di quella grande area del centro storico. «Sono risorse importanti – ha detto il sindaco – Sassari avrà l’incarico di autorità urbana che consentirà di avere un livello di autonomia, una sfida nella elaborazione dei programmi e nella capacità di spendita secondo programma. Questa volta è l’ente locale che ha un incarico enorme, un salto molto importante che non potrà che essere positivo».
Per quest’area ha ricordato anche 1,2 milioni di euro in tre anni dalla Fondazione di Sardegna per il progetto di allestimento del museo dei Candelieri, del museo del “barbacane”, per la valorizzazione di “Sassari città del cinema” e per le mostre di rilievo internazionale.
A questi fondi si aggiungono i 7 milioni di mutuo per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi, quindi 1,8 milioni per le piste ciclabili, 3 milioni di euro per l’acquisto di nuovi appartamenti da destinare ad alloggi popolari, poi ancora 6,2 milioni di euro dei fondi Jessica per il rifacimento del pala Serradimigni, dei campi di Monte Rosello-via Torralba, delle piscine e campi di Latte Dolce, del bocciodromo e dei campi di Carbonazzi. Fondi ai quali si aggiungono i 200 mila euro per gli interventi negli impianti sportivi e palestre nei quartieri di Campanedda, La Corte, Palmadula, Baddimannita, Latte Dolce Santa Maria di Pisa, viale Sicilia e piscine di Lu Fangazzu.
Tra le varie opere avviate sono state ricordate quelle per le case popolari, le scuole con il progetto Isc@la. Quindi la sistemazione piazza Bande a Sant’Orsola, della sala laica per il commiato dei defunti, l’avvio dei nuovi uffici e delle nuove attività dell’Informagiovani in piazza Santa Caterina, l’apertura del nuovo punto città a Latte Dolce, l’approvazione del regolamento per la partecipazione democratica dei forum di quartiere, l’approvazione ed entrata in vigore del Puc, modifiche alla Ztl, l’assegnazione degli orti urbani a Li Punti, l’ampliamento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani con il sistema porta a porta, l’adozione di una politica di acquisti pubblici verdi per il Comune e l’intensificazione dei controlli per la sicurezza urbana.
Con varie risorse statali e regionali, un ruolo importante lo giocheranno i 20 milioni per la realizzazione della casa dello studente nell’area di fronte all’Orto botanico. Quindi, con il Patto per la Sardegna arriveranno ulteriori 25 milioni per ristrutturare la caserma La Marmora e l’ex-brefotrofio in viale San Pietro. A questi si aggiungeranno i 90 milioni di euro previsti nel Patto per il completamento degli ospedali di Sassari e i 10 milioni per la viabilità di accesso alla città, poi i 36 milioni di euro dal Patto per la Sardegna per il completamento della metropolitana di superficie da Santa Maria di Pisa a Baldinca e i 10 milioni di fondi regionali per il centro di manutenzione metro-tram dell’Arst in viale Sicilia.
Il sindaco ha ricordato infine l’avvio delle caratterizzazioni chimico fisiche per la bonifica dell’area del centro intermodale di via XXV Aprile, che consentirà l’avvio della costruzione del centro intermodale per 30 milioni di euro, quindi i 12 milioni di euro ottenuti dall’agenzia del Demanio per il finanziamento della ristrutturazione del carcere di San Sebastiano e sua trasformazione in polo giudiziario. E poi ancora l’aggiudicazione dei lavori e la prossima apertura dei nuovi cantieri per 95 milioni di euro per la realizzazione dei nuovi ospedali dell’Azienda ospedaliero-universitaria.