Calangianus, scoperta piantagione di marijuana: arrestato coltivatore
Viste le dimensioni delle piante, dal raccolto si sarebbero potuti ottenere oltre cinque chilogrammi di marijuana di alta qualità che, introdotta nel mercato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare quasi 50mila euro.
I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Olbia hanno tratto in arresto, a seguito di una specifica attività info investigativa nel settore del contrasto degli stupefacenti, un uomo di anni 40, P.G., residente a Olbia, poiché colto nella flagranza di coltivare numerose piante di canapa indiana.
In particolare, nel corso di diversi sopralluoghi e appostamenti, condotti presso alcuni fondi nella zona di Calangianus, effettuati con le unità cinofile, l’attenzione dei militari veniva richiamata da Zatto e Ral, i due pastori tedeschi addestrati nella ricerca di sostanze stupefacenti, che segnalavano la presenza di sostanze stupefacenti nelle prossimità dando segni di evidente nervosismo.
Immediato il controllo dei militari che, sempre indirizzati dal fiuto dei cani antidroga, rinvenivano, abilmente occultate fra i rovi presenti all’interno di un fondo incolto, dieci piante di marijuana, ben curate, sviluppate e nella piena fase di fioritura, pronte ad essere raccolte. I successivi appostamenti consentivano di fermare e trarre in arresto anche il loro proprietario, colto sul fatto mentre, munito di due capienti taniche d’acqua, si apprestava a innaffiarle.
Le ulteriori attività di perquisizione, effettuate sempre con l’ausilio degli infaticabili cani antidroga ed estese all’abitazione dell’arrestato, consentivano il rinvenimento di un bilancino di precisione, che, una volta raccolte le piante, sarebbe servito per la suddivisione in dosi della marijuana ottenuta.
Viste le dimensioni delle piante (alcune di quasi tre metri) e l’avanzato stato di maturazione delle stesse, è stato ritenuto plausibile che dal “raccolto” si potessero ottenere oltre cinque chilogrammi di marijuana di alta qualità che, introdotta nel mercato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare quasi 50.000 euro. Al termine delle attività, l’uomo veniva pertanto tratto in arresto per coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania.