Terremoto, aiuti da Alghero: da oggi al lavoro nelle zone colpite
Con il dirigente Guido Calzia ci saranno il responsabile della protezione civile comunale Alessandro Corrias, gli ingegneri Alberto Serra e Vincenzo Sanna, i componenti della Polizia Locale Franca Pischedda, Arianna Labarbiera, Daniela Obinu, Nunzio Accardo.
Parte oggi ( ore 16,00 – comando polizia municipale ) per le zone colpite dal sisma il contingente del Comune di Alghero. Arrivata la comunicazione della Dicomac ( Direzione Comando e Controllo), comitato operativo della protezione Civile Nazionale, che ha destinato il contingente algherese nel Comune di Preci, in provincia di Perugia. Sono in totale 8 le unità che saranno impiegate, tra personale della Polizia Locale e tecnici comunali, per portare supporto e sostegno concreto alle popolazioni investite dalla tragedia del 24 agosto. Il Comune di Alghero è il primo comune della Sardegna a mobilitarsi organicamente, con la decisione della Giunta Bruno che ha disposto nei giorni immediatamente successivi all’evento l’approntamento della missione. A coordinare le attività il Dirigente della Polizia Locale e della Protezione Civile dott. Guido Calzia che, forte dell’esperienza maturata in occasione del sisma che ha interessato l’Emilia Romagna nel 2012, ha ricevuto l’incarico di predisporre ogni atto necessario all’invio del contingente. Fino alla presunta data del prossimo 13 settembre 2016 il personale sarà impiegato in missione con l’ausilio di mezzi fuoristrada, gruppi elettrogeni, attrezzature, computer. Con il dirigente Guido Calzia ci saranno il responsabile della protezione civile comunale Alessandro Corrias, gli ingegneri Alberto Serra e Vincenzo Sanna, i componenti della Polizia Locale Franca Pischedda, Arianna Labarbiera, Daniela Obinu, Nunzio Accardo. “Alghero si fa trovare pronta – commenta l’Assessore con delega alla protezione civile Raimondo Cacciotto – sia in termini di risorse umane che di mezzi. La solidarietà da parte della comunità algherese arriva con competenze e professionalità nei luoghi della tragedia”.