Caro traghetti: “utilizzare i fondi per azioni di promozione”
Destinare gli oltre 8 milioni di euro di sanzione applicata dall’Antitrust alle compagnie navali Moby, Snav, GNV e Marinvest per “intesa restrittiva della concorrenza finalizzata all’aumento dei prezzi dei biglietti nella stagione 2011 sulle rotte da e per la Sardegna” ad azioni di promozione. Questa la proposta congiunta avanzata dal presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini, e dal presidente del Sitema Turistico Locale del Nord Sardegna, Enrico Daga. “È ormai noto a tutti – affermano – che l’impatto in termini negativi, su arrivi e presenze è dovuto al fenomeno “caro traghetti”. Fenomeno che ha inciso in maniera importante sul mercato italiano della vacanza che, afflitto anche dal momento di crisi economica generale, ha fatto registrare un significativo calo delle presenze anche nel mese di agosto, momento clou per tutte le imprese del settore. I danni sono registrati dal crollo dei fatturati delle aziende turistiche e da una perdita di competitività della destinazione Sardegna con le altre mete italiane e internazionali. Se per un verso il brusco decremento dei flussi ha innescato fin da subito una profonda analisi nel comparto turistico, dall’ altra gli imprenditori del ricettivo hanno risposto immediatamente con una politica di prezzi sempre più aggressiva e competitiva, ma non certo sufficiente per far fronte alla importante incidenza dei costi di trasporto per raggiungere la Sardegna”.
Esperienze che meritano sostegno e incoraggiamento, come quella messa in essere dagli imprenditori galluresi con “Go in Sardinia” e “Sardegna sulla cresta dell’onda”, volute fortemente da Confcommercio e Confesercenti in collaborazione con Tirrenia e Meridiana, stanno a dimostrare la determinazione e la caparbietà dell’imprenditoria locale che entra anche nel rischio della catena logistica per provare a dare risposte concrete alla crisi e trovare percorsi virtuosi capaci di invertire il trend negativo che ci colpisce da quattro anni a questa parte. E’ chiaro a tutti – continuano Daga e Sini – che il turismo rappresenta il presente e il futuro per la nostra isola; se paragonato agli altri settori dell’economia, infatti, è l’unico comparto che dagli anni ‘60 con continuità contribuisce a creare sviluppo e benessere per l’intera regione. Su questo comparto è necessario investire, in termini di risorse, competenze, conoscenze e alleanze. Non c’è più spazio per l’improvvisazione. Abbiamo il dovere morale e professionale di lavorare uniti, di incidere sulle scelte che ci riguardano da vicino e programmare il nostro futuro”.
“In questo senso – continuano i due presidenti – chiediamo a gran voce che il presidente Ugo Cappellacci, dopo aver portato a casa una prima parte della vittoria, si renda interprete presso il governo per ottenere i fondi derivanti dalla sanzione inferta dall’antitrust alle compagnie di navigazione. Questa giusta, anche se minima, compensazione sia restituita alla Sardegna per essere investita in operazioni di promozione della destinazione sui mercati nazionali e internazionali. Sarebbe intollerabile che multe che derivano dal sacrificio e la penalizzazione dei sardi, vengano introitate direttamente nel bilancio dello stato senza un vincolo di destinazione a nostro favore. Successivamente – concludono – è auspicabile un tavolo tecnico con le compagnie di navigazione per affrontare il problema tariffario e concordare azioni di comarketing e strategie di promo-commercializzazione, oltre a porre delle basi solide per una programmazione dell’intera problematica relativa al raggiungimento via aria e via mare della nostra splendida isola.”