Il Rettore Massimo Carpinelli ha inaugurato il 455° Anno Accademico
La lezione di Tito Boeri: "Investire sul capitale umano"
“L’Università pubblica serve a rendere un Paese degno di essere difeso”. Sono le parole di Robert Wilson, primo direttore del Fermilab di Chicago, con cui il Rettore Massimo Carpinelli ha concluso la relazione pronunciata durante l’inaugurazione del 455° anno accademico dell’Università di Sassari.
Una cerimonia segnata dalla presenza del professor Tito Boeri, Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Investire sul capitale umano: è questo il messaggio che l’economista ha voluto lanciare alla platea dell’aula magna dell’Ateneo. Chi crea il lavoro? Quali competenze richiede? Dove si trova il lavoro? Meglio stare in Europa o fuori? Rispondendo a queste quattro domande cruciali, Tito Boeri ha illustrato, numeri alla mano, il declino generalizzato della manifattura, l’affermarsi di quei Paesi in cui si sviluppano servizi innovativi che non possono essere facilmente delocalizzati, quando i settori in espansione sono non solo l’ICT, ma anche farmaceutica, biotecnologie, ricerca medica; clean-tech, robotica, materiali nuovi, manifattura avanzata; digital entertainment; finanza, marketing, design. “La mobilità dei lavoratori in Europa, ora minacciata, è invece una risorsa che deve essere difesa”, ha detto Boeri, che ha illustrato la proposta dell’INPS di un numero di sicurezza sociale europea, un modo per coordinare le informazioni tra sistemi di protezione sociale di diversi paesi europei a tutela dei lavoratori. In chiusura, un interrogativo: “Come può tornare a crescere un Paese in cui si guadagna smettendo di lavorare?”.
Durante la cerimonia, sono intervenute Lilliana Manca, rappresentante del personale tecnico-amministrativo, e Michela Loi, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione. Nel suo discorso, che ha aperto la cerimonia, il Rettore Massimo Carpinelli ha parlato del rinnovamento dell’offerta formativa dell’Ateneo, caratterizzata da 4 corsi di laurea internazionali, e del nuovo sistema di programmazione e controllo direzionale che consente di individuare il contributo delle singole componenti dell’organizzazione al risultato di gestione. Anche grazie a questo strumento l’Ateneo è tornato ad essere virtuoso e sostenibile in termini economici e finanziari. Nel sottolineare l’importanza del merito, valorizzato con l’assegnazione del 5×1000 agli studenti migliori, il Rettore ha poi ricordato il primo posto in Italia per l’internazionalizzazione e il terzo nella classifica dei medi atenei Repubblica-Censis. In conclusione, il Rettore ha donato al professor Tito Boeri il sigillo storico dell’Università di Sassari.
Anche quest’anno l’evento è iniziato con l’ingresso del corteo accademico e si è concluso con un’allocuzione dell’Associazione goliardica turritana. Ha partecipato il coro polifonico turritano diretto dal Maestro Laura Lambroni.