Alghero intitola una piazza a Ugo Pioletti (FOTO)
Questa mattina la cerimonia alla presenza del vicesindaco Usai, dell'assessore Cacciotto e dei familiari
E’ avvenuta questa mattina, alle 11, l’intitolazione di una piazza dei Bastioni Cristoforo Colombo a Ugo Pioletti. Presenti il vice sindaco Antonello Usai, con l’Assessore alla toponomastica Raimondo Cacciotto, e i figli del giurista algherese, Giovanni e Angela.
Nato nel 1901 ad Alghero, Pioletti è deceduto a Roma il 4 gennaio 1977. Laureato in giurisprudenza a Sassari, nominato prima pretore a Pattada, poi sostituto procuratore de Re a Nuoro e poi trasferito alla Procura di Genova , dove ha conseguito la seconda laurea in Scienze Politiche. Trasferito alla procura di Roma ha proseguito gli studi producendo articoli e monografie conseguendo la libera docenza in diritto penale e dedicandosi all’insegnamento all’Università “La Sapienza”.
Ha insegnato diritto penale alla scuola ufficiali carabinieri di Roma che ha mantenuto per più di vent’anni e fino al collocamento a riposo, adottando il suo “Manuale di Diritto Penale” edito nel 1969. Affermatosi come uno dei più colti e autorevoli magistrati della procura di Roma gli veniva affidata la conduzione dei più gravi processi dell’immediato dopoguerra tra cui quelli più noti di Via Tasso e Palazzo Braschi, contro i collaboratori nazi-fascisti. Processi, questi, che si svolgevano in un clima esacerbato dalla guerra civile, ma Ugo Pioletti fu in grado di evitare che si compissero vendette politiche potendo giungere a sentenze equanimi senza le condanne a morte che la piazza facinorosa reclamava.
Nell’immediato dopoguerra è stato chiamato ad insegnare alla ricostituenda Polizia di Stato; ha fondato e diretto una rivista giuridica dedicata al diritto di polizia. La sua intensa attività giuridica e sociale lo ha portato al Consiglio Superiore della magistratura, quale membro eletto della Suprema Corte di Cassazione. Sempre vivo è stato l’affetto per la città di Alghero, dove abitava al carrer de la Mercé, e dove passava il suo tempo libero, dedicandosi al mondo dei pescatori algheresi ai quali era particolarmente legato.
Riposa nella sua città, dove ha voluto essere sepolto. I pescatori algheresi, quelli che hanno avuto modo di conoscerlo, anche oggi hanno voluto essere presenti. La loro stima nei confronti del giudice Pioletti era tale che molti di loro attendevano il suo arrivo d’estate ad Alghero, per le ferie, per avere risposte a diversi casi sui quali il Giudice esprimeva il suo parere. Resta ancora nella memoria dei più anziani, il detto : “L’ha dit Pioletti”, una sentenza inappellabile in alcun modo.