“Girovagando”, l’arte di strada per sperimentare nuove convivenze

Tantissimi gli artisti e compagnie teatrali che hanno animato la diciannovesima edizione del Festival internazionale di arte in strada. Dal festival Girovagando un messaggio chiaro: la città si può cambiare.

Sui trampoli, alla guida di volatili meccanici, alle percussioni o immersi in danze tribali, per ridisegnare la città e riscrivere i nuovi codici di interpretazione della realtà multietnica, multiculturale, multilinguistica e multireligiosa di cui, oggi, è fatta Sassari. “Girovagando 2016” ha colto nel segno. Al di là del successo di una edizione lunga come non mai e ricca del talento dei tantissimi artisti e compagnie teatrali che hanno animato la diciannovesima edizione del Festival internazionale di arte in strada, la città, il suo territorio hanno avuto occasione per riflettere sui mutamenti sociali e sulla necessità che anche il tessuto urbano e culturale assecondi tali mutamenti.

I tantissimi appassionati che hanno assistito agli spettacoli itineranti della carovana di performer e artisti di varia estrazione – che è partita da Stintino, ha attraversato Ploaghe, Tissi e Martis e la settimana scorsa è approdata a Sassari, dove ha animato il centro cittadino con cinque giornate intense e ricche di eventi – hanno ragionato su “Convivenze – codici, linguaggi, nuovi vocabolari”, tema al quale Theatre en vol e Associazione Girovagando hanno voluto dedicare il festival di quest’anno. Hanno ragionato attraverso l’arte, che per un mese intero ha rappresentato la chiave di lettura possibile, immaginaria, di una realtà in costanze evoluzione.L’arte vista come stimolo a cambiare in funzione del continuo evolvere della propria identità, della propria cultura, della propria lingua, del proprio stile di vita e del proprio modo di vivere gli spazi collettivi. È l’idea semplice di “Girovagando 2016”, che anche per questo è stata sostenuta e finanziata da Unione europea, Fondazione di Sardegna, Comune di Sassari e di Stintino, Ploaghe, Martis e Tissi, senza considerare le preziose partnership costruite sul territorio e non solo.

I protagonisti, alla fine, non potevano che essere loro, i rifugiati e richiedenti asilo ospitati nel centro di prima accoglienza di Baja Sunajola, gestito dalla cooperativa Ecoservice,che hanno messo in scena tra le vie di Tissi e quelle di Sassari “Incursioni teatrali – Migrazioni e appartenenze”, progetto teatrale partecipativo basato proprio sul loro contributo essenziale. In maniera per niente causale, ma alla luce di un ragionamento che Theatre en vol porta avanti da sempre e al quale ha deciso di dedicare il suo impegno più grande, “Girovagando” ha ragionato insieme ad altri soggetti di città, di multiculturalità, di mutamenti e di necessità di costruire insieme il nuovo habitat urbano, per renderlo più adeguato a esigenze rinnovate da flussi migratori e il continuo scorrere del pensiero e delle abitudini di vita.

Dal Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica alle associazioni teatrali, culturali e sociali che operano nel mondo della comunicazione, dell’integrazione e dell’accoglienza, dell’urbanistica e delle culture, si tratta di partner che contribuiscono a rendere più ricco un calendario di eventi ricco di spunti e di curiosità.È così che ha preso corpo il programma di Girovagando 2016, che alterna performance e laboratori per descrivere e far rivivere una città che cambia costantemente nella sua forma attraverso le sue mutazioni reali, mirando a una sensibilità maggiore alla convivenza multiculturale, di genere e di diversa abilità.

Girovagando 2016 ha cercato di intercettare e dare voce all’esigenza diffusa di valorizzare adeguatamente le potenzialità e le opportunità che una società multietnica e aperta alla convivenza dei diversi offre.L’obiettivo è stato centrato anche grazie ad alcuni degli eventi ospitati, che rientravano nel progetto europeo triennale di teatro sociale e di comunità “Caravan Next: Feed the Future – Art Moving Cities”, che coinvolge 13 partner principali e 25 associati. Il progetto affronta le questioni delle sfide culturali e sociali che le città e i suoi abitanti devono affrontare, dai linguaggi ai nuovi strumenti dedicati allo sviluppo del rapporto tra pubblico e privato. Grazie alla partnership con la Società Consortile OGR-CRT, i progetti “Habitat immaginari” e “Incursioni teatrali” sono entrati a far parte di Caravan Next, come unico evento italiano, insieme a quello di Torino realizzato lo scorso maggio. La Società Consortile OGR-CRT è una realtà che si occupa di progettare, produrre e comunicare nei settori delle performing art, della musica, della letteratura, dell’arte contemporanea e della creatività.

24 Settembre 2016