Acquista 255 Gratta e Vinci ma perde sempre: si appella al giudice e vince il ricorso
Un 29enne ha comprato 255 tagliandi della lotteria istantanea nell'arco di 12 mesi, perdendo sistematicamente ogni volta. Ricorso alle vie legali contro le Lotterie Nazionali e i Monopoli di Stato, si è visto dare ragione dal giudice, che ha disposto il risarcimento della somma spesa per acquistare i "Gratta e Vinci
È una sentenza che non mancherà di far discutere quella emessa dal Giudice di Pace del Tribunale di Vallo della Lucania, nel Salernitano, anche perché l’ambito nel quale è avvenuta, la ludopatia, è molto delicato. Un giovane di 29 anni è ricorso alle vie legali citando in giudizio le Lotterie Nazionali e i Monopoli di Stato dopo aver tentato la fortuna quasi ogni giorno, comprando ben 255 tagliandi della lotteria istantanea, i cosiddetti “Gratta e Vinci”, nell’arco di 12 mesi. Il giudice ha accolto il ricorso del giovane disponendo, con sentenza immediata, che venga risarcito dell’intera somma di denaro spesa per acquistare i 255 tagliandi della lotteria, circa 3mila euro.
La motivazione della sentenza si basa sulla violazione dell’articolo 7 del Decreto Balduzzi, che sancisce l’obbligo di recare sui tagliandi delle scritte che avvertano lo scommettitore sul rischio di dipendenza dai giochi che prevedono una vincita in denaro. “I biglietti, acquistati presso ricevitorie autorizzate, non recavano l’indicazione della probabilità di vincita e l’avvertenza sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in danaro” si può leggere nella sentenza del Giudice di Pace, che ha dichiarato nulli i contratti d’acquisto stipulati con le Lotterie Nazionali. Estromessi dal provvedimento i Monopoli di Stato, in quanto esclusi dal contratto di acquisto dei tagliandi tra il giovane e le Lotterie Nazionali.
Nella foto: immagine d’archivio
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