Falso dentista ad Arzachena: recuperati a tassazione oltre 130mila euro
In questi giorni si sono conclusi gli accertamenti fiscali nei confronti di un extracomunitario che dal 2011 si dedicava in modo abusivo all’esercizio della professione di dentista
A completamento dell’operazione che lo scorso aprile aveva condotto alla denuncia di un extracomunitario che dal 2011 si dedicava in modo abusivo all’esercizio della professione di dentista e al sequestro di uno studio allestito nel seminterrato di una villa di Arzachena (LEGGI), in questi giorni si sono conclusi gli accertamenti fiscali nei confronti dell’uomo che operava in totale evasione d’imposta. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania, era scaturita da un’accurata attività di osservazione posta in essere dai finanzieri della Tenenza di Palau, che aveva consentito di individuare il luogo d’esercizio del falso professionista, nonché le abitudini dello stesso, quali gli orari e le modalità di ricevimento degli ignari pazienti.
Le successive attività avevano confermato che il 37enne era laureato in odontoiatria nel proprio paese d’origine, ma non era in possesso delle abilitazioni richieste dalla normativa italiana per poter esercitare la professione di dentista, in quanto non iscritto ad alcun albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri. L’attività tributaria, consistita nell’esame della copiosa documentazione rinvenuta presso lo studio abusivo e nell’audizione dei clienti, che hanno confermato le cifre elargite al sedicente professionista a fronte delle prestazioni rese e che, in alcuni casi, ignoravano il carattere abusivo del proprio odontoiatra, ha consentito di ricostruire il giro d’affari dello stesso. Per l’effetto sono stati segnalati alla competente Agenzia delle Entrate per il successivo recupero a tassazione di oltre 130.000 euro frutto delle prestazioni odontoiatriche rese, costituenti proventi illeciti frutto del reato di esercizio abusivo della professione.