«Csm, Alghero lascia e Sassari raddoppia»

La denuncia è di Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che preannuncia un’interrogazione urgente al presidente della Regione.

«Privato di due psichiatri, di un educatore professionale e qualche mese fa dell’assistente sociale, il centro di salute mentale di Alghero è ridotto ai minimi termini, non è nelle condizioni di garantire i servizi di competenza e rischia la chiusura». La denuncia è di Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che preannuncia un’interrogazione urgente al presidente della Regione. «Sarebbe questa – prosegue l’esponente azzurro- l’efficienza della macchina sanitaria regionale promessa dalla giunta dei baroni e la razionalizzazione della spesa, compiuta solo a discapito dei pazienti, delle loro famiglie e di territori che, al netto delle sedi amministrative, vedono invece avanzare solo la desertificazione dei servizi? Questo dirottamento di personale verso Sassari deriva dalla derubricazione del Centro di Salute Mentale di Ozieri da complessa a semplice – lamenta l’ex sindaco di Alghero, che già aveva proposto una interrogazione sul tema, peraltro ancora priva di risposta- e la contestuale istituzione di una seconda nuova struttura complessa di Centro di Salute Mentale a Sassari».

«L’istituzione di una seconda struttura complessa CSM2 a Sassari richiede l’impiego di 27 operatori aggiuntivi tra psicologi, psichiatri, infermieri, terapisti, educatori e assistenti sociali per garantire un livello normale di attività, con un incremento di spesa incompatibile con le direttive della Giunta Regionale in materia di contenimento della spesa sanitaria regionale. Si toglie quindi ad Ozieri e Alghero -evidenzia Tedde- per dare a Sassari ciò che ha già».

Per Marco Tedde questo provvedimento ha creato un vero e proprio doppione che comporta l’aumento degli oneri a carico della Asl di Sassari specie per il personale di base di cui ogni centro di salute mentale per legge si deve dotare per garantire un’apertura minima giornaliera di almeno 12 ore. «Per legge ogni Csm, per essere tale, deve garantire l’apertura almeno di 12 ore al giorno per 6 giorni su 7 e l’accesso diretto e a bassa soglia. Il che significa -attacca Tedde- che ogni cittadino ha diritto di essere visitato senza essere tenuto a portare con sé un’impegnativa del medico di famiglia».

«Oggi, senza personale sufficiente, il CSM di Alghero rimane chiuso due pomeriggi alla settimana e l’intero giorno di sabato. La conseguenza è che il centro algherese non può più essere definito un Centro di Salute Mentale. Mi accingo per l’ennesima volta a sottoporre al Presidente Pigliaru le mie perplessità su questa vicenda con un’interrogazione. Credo sia arrivata l’ora -chiude il consigliere regionale algherese- di smetterla con queste prestidigitazioni amministrative che come ben sappiamo servono solo a creare ulteriori poltrone per i soliti noti.»

12 Ottobre 2016