Sogeaal, nuovo rinvio. Tedde: «ritorniamo alla casella di partenza»

Dalla riunione della giunta regionale in programma ieri si attendeva il disegno di legge per mettere in sicurezza la società di gestione dello scalo di Alghero e far ripartire l’aeroporto del Nord Ovest dell’isola. Pare, invece, che si debba ancora attendere.

Nessuna novità sulla questione Sogeaal. Dalla riunione della giunta regionale in programma ieri (martedì) si attendeva il disegno di legge per mettere in sicurezza la società di gestione dello scalo di Alghero e far ripartire l’aeroporto del Nord Ovest dell’isola. Pare, invece, che si debba ancora attendere. L’esecutivo, nonostante le pressioni dei consiglieri regionali e dei sindaci del territorio, ha rinviato ancora una volta il caso Alghero. «Pigliaru e Deiana proseguono un tetro gioco dell’oca: una spirale sinistrorsa, che ogni volta che l’obbiettivo della ricapitalizzazione dell’aeroporto e il piano del sostegno al traffico aereo low cost sembrano raggiunti, fa ritornare l’aeroporto di Alghero alla casella di partenza» – ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna, non appena appresa la notizia. «Da 11 mesi la Giunta regionale accampa alibi per evitare il piano di incentivi alle low cost. L’ultimo impegno dello scorso lunedì andava nella direzione di due disegni di legge da approvare ieri con procedura d’urgenza: uno per la ricapitalizzazione e l’altro per il sostegno alle low cost. Ovviamente nulla è stato fatto e ritorniamo alla casella di partenza».

«Il territorio s’è stufato da tempo, – continua l’ex sindaco di Alghero –  perché i 272 mila passeggeri in meno nei primi nove mesi dell’anno costituiscono un prezzo economico e sociale che il nord ovest della Sardegna, già martoriato dalle scelte sbagliate della Giunta regionale, non può permettersi. In origine l’ostacolo brandito dal duo Pigliaru e Deiana era costituito dalla pendenza della procedura di infrazione della Commissione Europea sulla legge 10, che ha sostenuto il low cost fino al dicembre del 2013, e dall’addizionale sui diritti di imbarco di 2,50 euro prevista da Renzi col voto favorevole dei parlamentari del PD. Emanato il pronunciamento favorevole per la Sogeaal sulla legge 10 e sospesa l’addizionale il paravento era costituito dalla tesi bizzarra secondo la quale la decisione della Commissione Europea precisava ciò che non si poteva fare “ma non quello che si può fare in tema di low cost”. E a seguire lo scudo simulato della necessità della ricapitalizzazione contestuale alla privatizzazione. Ma oggi gli alibi sono finiti. E’ arrivato il momento delle scelte. Occorre ricapitalizzare immediatamente approvando con urgenza la proposta di legge di FI, che aveva individuato anche le risorse finanziarie, senza passare attraverso l’esame della Commissione».

«Contestualmente la Regione intervenga per sostenere il low cost secondo i principi dell’investitore in un’economia di mercato che punta a ricavi incrementali, come prevede l’attuale quadro normativo. Solo successivamente potrà essere ceduto il pacchetto di maggioranza della Sogeaal, ma all’interno di una procedura ad evidenza pubblica che valorizzi l’offerta tecnica, e cioè il progetto di gestione e di rilancio con gli obbiettivi industriali, così come prevedono il decreto attuativo della legge Madia. Occorre arginare l’emorragia di passeggeri dell’aeroporto di Alghero che nei primi 8 mesi del 2016 ne ha persi 230 mila. E Pigliaru e Deiana inizino a prendere coscienza che sono il Presidente e l’assessore dei trasporti della Regione Sardegna. La Sardegna non può più assistere a queste dannose manifestazioni di incapacità di Pigliaru e Deiana di affrontare i nodi del trasporto aereo. L’insularità già costa ai sardi 600 milioni all’anno. A questi si dovranno aggiungere altri 300 milioni nel caso di perdita di 500 mila passeggeri. Chi pagherà -ha concluso Tedde- per queste negligenze di Pigliaru e Deiana?».

26 Ottobre 2016