Sassari, da novembre il bonus sociale per le famiglie in stato di povertà estrema

Lo ha annunciato questa mattina all'assemblea degli azionisti di Abbanoa a Cagliari il sindaco di Sassari e presidente di Egas Nicola Sanna.

È stata l’occasione per fare il punto sull’andamento gestionale di Abbanoa nel primo semestre del 2016 e per rimarcare la necessità che tutti i comuni della Sardegna siano detentori della maggioranza del capitale sociale del gestore unico dell’acqua. L’assemblea degli azionisti di Abbanoa, convocata questa mattina in viale Diaz per decidere sull’aumento del capitale di 15 milioni di euro, per il sindaco di Sassari Nicola Sanna, presente anche in qualità di presidente dell’Egas, ha rappresentato l’occasione per ricordare che da novembre sarà reso operativo il bonus sociale per le famiglie in stato di povertà estrema.

Il primo cittadino di Sassari ha rilevato che «la semestrale è stata resa nota all’Egas appena 7 giorni prima dell’assemblea odierna, anziché 15 giorni come previsto, determinando un affanno nel controllo che non può essere oltremodo sopportato o ripetuto». Nicola Sanna ha sottolineato che «i conti confermano comunque i timidi segnali di recupero sulle morosità degli anni passati ma, allo stesso tempo, confermano che nel corso della gestione il 23 per cento circa degli utenti continua a non pagare il dovuto nell’anno in corso. I crediti di Abbanoa nei confronti della clientela ammontano a 725 milioni di euro.

«Una cifra enorme che per essere recuperata – ha detto ancora il sindaco Sanna – richiede una grande operazione, sia nel rapporto con gli utenti che con i Comuni. In primo luogo occorre dare certezza agli utenti degli effettivi consumi e, come già predisposto da Abbanoa, consentire alle famiglie più deboli economicamente di poter rateizzare il debito pregresso con un tempo sufficiente e compatibile con l’effettiva disponibilità di reddito delle famiglie».

A questo proposito Nicola Sanna ha annunciato che entro il mese di novembre sarà reso operativo il bonus sociale per le famiglie in stato di povertà estrema, come già deliberato dall’Egas nei mesi scorsi. È stato evidenziato, inoltre, come non si possa rinviare ulteriormente la definizione delle partite tra crediti e debiti reciproci che Abbanoa ha con i Comuni della Sardegna.

Secondo il presidente dell’Egas, la Regione deve svolgere un’altra operazione nei confronti dei Comuni. «Questo aumento di capitale, da realizzarsi nei prossimi 20 giorni, sarà effettuato dalla Regione determinando un’ulteriore riduzione della percentuale azionaria dei comuni sardi. Quando Abbanoa fu fondata – ha ricordato Nicola Sanna – i comuni detenevano l’84 per cento delle azioni e la Regione il 16 per cento. Sassari è passata dall’11 per cento circa del 2005 al 5 per cento e, dopo questa ricapitalizzazione, a meno del 5.

«Oggi con questa nuova operazione – ha detto ancora – le posizioni risultano invertite: l’80 per cento alla Regione e il resto ai comuni, con percentuali dello 0,001 per cento per i Comuni più piccoli. Eppure la legge n. 4 del 2015 impone alla Regione di scendere sotto il 49 per cento delle azioni complessive». Nicola Sanna ha quindi affermato che se è vero che Abbanoa deve essere di proprietà dei sardi, l’unico modo per farla sentire tale è che i Comuni siano detentori della maggioranza del capitale sociale.

Il presidente di Egas ha quindi rivolto un appello alla Regione, affinché sia rispettata la volontà dei cittadini che, attraverso i Comuni e il Consiglio regionale, hanno dettato le procedure di partecipazione degli enti locali.

«A questo appello – ha fatto sapere il primo cittadino di Sassari – hanno aderito subito il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e il sindaco di Florinas, la deputata Giovanna Sanna, i quali hanno chiesto all’assessore Paolo Maninchedda, presente quale delegato del Presidente della Giunta Regionale, di aprire questa nuova fase. Una strada già aperta nel 2007 e nel 2008, con il trasferimento dalla Regione ai Comuni delle somme necessarie per sottoscrivere le quote. L’assessore – ha fatto sapere ancora Nicola Sanna – ha confermato l’impegno alla devoluzione delle quote della Regione ai Comuni come previsto dalla legge regionale a partire dai primi mesi del 2017».

27 Ottobre 2016