Start cup Sardegna 2016: vincono Yenetics, Bxtar e Nurkara
Yenetics, con il suo test genetico non invasivo per le donne in gravidanza, vince la Start Cup Sardegna 2016 aggiudicandosi un premio da 8mila euro; secondo posto, e 4mila euro, per la bicicletta smart di Bxtar; terzo posto e un premio da 2mila euro per lo zafferano biologico e liofilizzato di Nurkara.
La Start Cup Sardegna è ogni volta una iniezione di fiducia nel futuro: si incontrano giovani dinamici e innovativi, pieni di idee, pieni di voglia di mettersi in gioco e scommettere sul loro successo; si incontrano possibili investitori, i venture, che fiutano i nuovi business da finanziare; si incontrano funzionari illuminati che tutti i giorni lavorano per alimentare e far crescere questo eco-sistema. La competizione, organizzata dalle Università di Sassari e Cagliari dal 2008, è anche un grande esempio di collaborazione reale tra i due atenei isolani e mostra ancora una volta in che modo ricerca e innovazione siano una risorsa economica e una occasione di sviluppo.
La Start Cup è anche una vera e propria palestra di impresa e una gara a tappe che prevede attività di formazione e orientamento da parte dell’Università di Sassari (19 i seminari gratuiti e aperti a tutti organizzati da marzo a giugno 2016); le due finali locali, con la presentazione quest’anno di 20 idee (13 all’Università di Sassari e 7 all’Università di Cagliari); l’accompagnamento alla redazione del business plan per i 10 vincitori (5 per ateneo) delle finali locali, supportati dagli Ordini professionali dei Ragionieri e Dottori commercialisti di Sassari e Cagliari; la finale regionale, che quest’anno ha visto 10 idee di business in competizione.
È stata una finale combattuta tra idee diverse e interessanti e nella quale, ancora una volta, ha prevalso l’ICT declinato in vari modi (dal settore sanitario al turismo; dal sociale alle produzioni agroalimentari, al commercio e così via). I rappresentanti dei 10 gruppi hanno presentato le loro idee di business attraverso gli Elevator Pitch: solo 4 intensi brevissimi minuti a disposizione, come se veramente si incontrasse in ascensore un finanziatore da convincere prima che le porte si riaprano, per spiegare in modo chiaro, efficace e vincente la proposta.
La Commissione di esperti (Antonello Bartiromo, Dpixel; Carlo Mannoni, Fondazione di Sardegna; Giuseppe Pirisi, Banco di Sardegna; Franco Rabitti, Sardaleasing SpA; Giuseppe Serra, Sardegna Ricerche; Alessandro Vagnozzi, Confindustria Sardegna) hanno espresso i loro voti basandosi sui business plan presentati, valutando l’originalità, l’innovatività e la sostenibilità (economica, ambientale, sociale) delle idee presentate.
La Business idea vincitrice della Start Cup Sardegna 2016 è Yenetics (Cagliari). Il gruppo composto da Chiara Saba e Amit Kumar ha pensato di risolvere un problema di molte donne in gravidanza, che non sanno se effettuare i test genetici, o addirittura decidono di rifiutarli, a causa del rischio che le metodologie invasive comportano per il feto. Yenetics ha creato un innovativo test non invasivo che testa le 100 malattie genetiche più diffuse al mondo (i competitors ne testano solo 15) e che testa anche il padre, senza alcun rischio e con la massima accuratezza dei risultati. A partire dalla 9ª settimana di gestazione, basta fare un piccolo prelievo di sangue per essere più sicuri e consapevoli della salute del bambino. I risultati hanno un’attendibilità superiore al 99% e arrivano in soli 7 giorni.
Secondo posto per Bxtar (Cagliari) del gruppo composto da Simone Scalas, Mirko Podda, Michela Mari, Alberto Unali, che vuole incentivare la mobilità sostenibile e intelligente, migliorando l’esperienza su strada per il ciclista urbano. BXTAR è la luce posteriore smart pensata per soddisfare le esigenze di sicurezza del ciclista con l’obiettivo di ridurre il tasso di incidenti su bicicletta nei contesti urbani. Grazie a un sistema integrato di luce posteriore, luci laterali e applicazione dedicata, rende il ciclista più visibile soprattutto in particolari situazioni di criticità, come le scarse condizioni di luce ambientale, quando frena e quando attraversa gli incroci.
Al Terzo posto Nurkara (Sassari) prodotti biologici liofilizzati del gruppo composto da Giovanni Arru, Guy D’hallewin, Paola Di Bella, Federico Garau, Antonio Masala, Leonardo Sechi. Nurkara è un progetto ma anche già un’attività sostenibile che ottimizza tutta la filiera dello zafferano, dal produttore al consumatore. In Sardegna lo zafferano ha trovato condizioni ottimali per la coltivazione. Manca però la standardizzazione del processo di essiccazione e confezionamento che condizionano l’uniformità della qualità del prodotto commercializzato. L’idea mira ad ottimizzare questi due processi fondamentali impiegando tecnologie innovative e, tramite la creazione di una rete di produttori, intende stabilire un protocollo standard.
I tre gruppi si aggiudicano i premi in denaro, rispettivamente da 8.000, 4.000 e 2.000 euro, messi a disposizione da Fondazione di Sardegna e Sardaleasing SpA.
Vincono invece il Premio “Special Prize Sardegna Ricerche” Code name: Spime; mooVet e Nurkara (tutte e tre selezionate dall’Università di Sassari). Si tratta di un premio del valore di € 15.000 utilizzabile per attuare un percorso di validazione della propria idea d’impresa e l’acquisizione di competenze:.
Ora le prime tre idee classificate, legate al mondo della ricerca accademica, rappresenteranno la Sardegna al 14° Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la fase nazionale della Competizione, che coinvolge 41 associati tra Università ed Incubatori accademici e 18 competizioni Start Cup, che si terrà a Modena il prossimo 1° e 2 dicembre.