Beppe Grillo: “Miccoli al Quirinale. Perché Berlusconi può andarci e lui no?”
È destinato a far discutere il nuovo post pubblicato sul suo blog da Beppe Grillo. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, infatti, commenta a suo modo la vicenda che vede protagonista il calciatore del Palermo Fabrizio Miccoli, intercettato mentre si lasciava andare a commenti decisamente inopportuni sulla memoria del giudice Giovanni Falcone. Grillo, stigmatizzando in ogni caso il comportamento di Miccoli (che oggi ha chiesto scusa in conferenza stampa), però mette a confronto la gogna mediatica sull’ex capitano del Palermo e il ricevimento al Quirinale di Silvio Berlusconi, da pochi giorni condannato a sette anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile (nonché implicato in altri procedimenti giudiziari).
Insomma, si chiede Grillo: “Perché Berlusconi viene ricevuto al Quirinale e Miccoli no?”
“Fabrizio Miccoli, l’attaccante del Palermo avrebbe fatto pesanti commenti scoperti attraverso le intercettazioni su Giovanni Falcone definito: “quel fango di Falcone”. L’indignazione popolare, correttamente, si è levata contro il giocatore. Persino Buffon lo ha stigmatizzato in conferenza stampa dal Brasile. Ovunque è tutto un giusto dissociarsi da Miccoli al quale, c’è da giurarlo, nessuno passerà più il pallone in campo. Nel frattempo un signore che ha come amico il fondatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, condannato in secondo grado a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, il quale definì eroe Vittorio Mangano il mafioso condannato in primo grado all’ergastolo per duplice omicidio, assunto ad Arcore con la qualifica di stalliere. Un signore ex iscritto alla P2 con la tessera 1816, con un numero impressionante di procedimenti giudiziari, condannato in secondo grado a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni per frode fiscale. Condannato in primo grado a sette anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile. Indagato con l’accusa di aver corrotto nel 2006, con tre milioni di euro, il senatore Sergio De Gregorio per il suo passaggio nel Pdl. Questo signore che altrove sarebbe in fuga da tempo verso Paesi senza l’estradizione è stato “invitato a colloquio e ricevuto” dal presidente della Repubblica Napolitano. Dal Quirinale sottolineano che è stato Napolitano a prendere l’iniziativa dell’incontro e che Berlusconi ha assicurato “il netto orientamento di confermare il sostegno suo e del Pdl al governo e all’azione che è impegnato a svolgere”. E’ come se Herbert Hoover, presidente degli Stati Uniti negli anni ’30, avesse invitato Al Capone per discutere del mercato degli alcoolici. Anche Miccoli, al Quirinale, a palleggiare tra due corrazzieri! Perché Berlusconi si e lui no?”
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