Sinistra Civica mette alla porta Moro: «non ci rappresenta»
«Nel corso dell’ultimo incontro, - spiegano dal Direttivo - l’Assemblea ha voluto fare un’analisi approfondita dei fatti, e dopo un confronto ampio tra le varie componenti; si trova costretta, come esito conclusivo del dibattito, a prendere atto della distanza ormai incolmabile tra il Consigliere comunale e Sinistra Civica»
«Il consigliere Giampietro Moro non rappresenta più Sinistra Civica, né in Consiglio né in alcuna altra sede». Questo è quanto deciso giovedì 1 dicembre ad Alghero nel corso dell’assemblea di Sinistra Civica riunita in assenza «ingiustificata» del consigliere Moro. «All’ordine del giorno – spiegano dal direttivo di Sinistra Civica – l’analisi della situazione politica interna, con particolare riferimento alle dinamiche di corretta e leale relazione tra l’organo politico dell’Assemblea cittadina e i nostri rappresentanti in Consiglio Comunale e in Giunta. Già in un precedente incontro avvenuto qualche settimana fa l’Assemblea aveva voluto riaffermare la propria centralità di organo decisionale nella conduzione dell’attività politica e confermare, come esito di quel confronto, piena fiducia verso l’operato del consigliere Giampietro Moro e della assessora Natacha Lampis, respingendo ogni ipotesi di dimissioni della stessa dall’incarico di giunta».
«In una nota scritta fatta pervenire al Sindaco, a firma della maggioranza dell’Assemblea, avevamo condiviso con lui le risultanze di quell’incontro e chiarito che ogni posizione diversa era da intendersi unicamente come posizione personale. Il riferimento era al consigliere comunale della nostra forza politica, il quale nel corso degli ultimi mesi si è gradualmente allontanato dal direttivo e dall’assemblea, assumendo posizioni via via sempre più individuali. Con le sue più recenti dichiarazioni pubbliche il consigliere Moro si è posto in aperta contrapposizione con l’assemblea, con un’operazione politica che delegittima non tanto l’Assessora quanto l’intero organo politico».
«Tutto questo – spiegano da Sinistra Civica – non è accettabile. La politica è sempre un atto collettivo, e la buona politica è solo quella capace di interpretare questo atto in modo coerente e trasparente. Il consigliere Moro invece realizza il contrario, con una conduzione trasformista e personalistica che si concretizza nel disconoscimento della forza politica che lo ha eletto in consiglio comunale, e che fa leva, anche nel rapporto con il Sindaco, su una maggioranza in consiglio comunale esigua nei numeri, dove ogni singolo voto è vitale per l’approvazione degli atti e per la prosecuzione dell’esperienza amministrativa. Tutto come da manuale della politica versione prima repubblica, quella degli intrighi, logora e inadeguata, concentrata sui propri interessi piuttosto che su quelli della città».
«Le ragioni di questa operazione non sono del tutto chiare, anche se molti elementi sembrano far intravedere un progetto trasversale alle forze di maggioranza per l’eliminazione della sinistra dal quadro politico dell’attuale amministrazione e per un allargamento verso il centro che prepari ad un ingresso in formazioni politiche più moderate, in vista delle prossime elezioni. Non c’è per noi immagine più eloquente di questa avanzata centrista di quella del consigliere Moro nella sua recente difesa pubblica dell’Udc, che di fatto autodenuncia se stesso e il vero terreno del gioco, tutto fuori da Sinistra Civica. Nel corso dell’ultimo incontro, l’Assemblea ha voluto fare un’analisi approfondita dei fatti, e dopo un confronto ampio tra le varie componenti; si trova costretta, come esito conclusivo del dibattito, a prendere atto della distanza ormai incolmabile tra il Consigliere comunale e Sinistra Civica e per questo motivo stabilisce che da questo momento il consigliere Giampietro Moro non rappresenta più Sinistra Civica, né in Consiglio né in alcuna altra sede – concludono dal direttivo.