Portodentro, installazione di Antonio Marras nel salotto di Alghero
E' stata inaugurata quest'oggi l'installazione di Antonio Marras nel salotto storico di Alghero, Piazza Civica.
«Quest’anno c’è qualcosa di nuovo per le festività natalizia e di fine d’anno». Lo ribadisce l’amministrazione comunale che ha attivato “Mes que un mes”, iniziativa nata dalla Fondazione Meta in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura. È all’interno della programmazione che si insinua l’installazione di Antonio Marras di “Portodentro”. Il progetto architettonico, realizzato con Renata Fiamma, si rifà al rito della comunità cittadina quando, in tempi non lontanissimi, in occasione delle violente mareggiate di maestrale trasportava le spagnolette e i gozzi dei pescatori al riparo a terra.
Le vele latine, le barche dei marinai come Raffaelina, Gloria, Barcelloneta, Valverde e Pietruccia che adesso riparano sicure all’interno delle mura cittadine,venivano condotte “Dentro” anche attraverso Porto Salve, nella Piazza Civica. La comunità dei pescatori e tutta la marineria si raccoglieva ed indaffarava nelle attività a terra proprio intorno al rito di “Portare Dentro”. Ora come allora.
L’intento è quindi quello di mobilitare tutta la comunità algherese intorno al salotto storico della città: Piazza Civica. Quindi Portodentro non è semplicemente una installazione da ammirare nella sua staticità, ma è stata piuttosto la calamita per l’impegno di una intera comunità, dai proprietari delle barche a chi le ha trasportate, dai negozianti del quartiere ai ragazzi del liceo artistico ed i loro insegnanti. È il bello del Natale questo piccolo miracolo in Piazza Civica.
Un piccolo esercito di volontari che sollevando, trasportando, legando, incollando, suggerendo si è sentito a pieno titolo, coinvolto in questo incredibile sabato del villaggio. Portodentro, (non solo le barche ma cultura,incontri,canti,racconti, festa e quant’altro) insomma, con il pretesto di ornare la città di alcuni dei simboli della sua identità, ha cominciato a portar dentro le barche ed ha finito, come da intenzione dell’ideatore, per portar dentro le persone. Altre ancora ne porterà grazie alle iniziative spontanee e strutturate che in Mes que un mes animeranno la Piazza da qui alla prima decade di gennaio.