Cagliari, sbarcati 854 migranti. Pigliaru: «proseguiamo il nostro impegno»

Sono sbarcati questo pomeriggio nel porto di Cagliari gli 854 migranti soccorsi due giorni fa dalla Guardia costiera davanti alle coste libiche. Circa 550 resteranno nell'isola: 263 in provincia di Cagliari, 167 finiranno nel Sassarese, 72 nel Nuorese e 52 in provincia di Oristano, mentre gli altri trecento saranno imbarcati per Civitavecchia e Genova.

Sono sbarcati questo pomeriggio nel porto di Cagliari gli 854 migranti soccorsi due giorni fa in alto mare dalla Guardia costiera durante diversi interventi effettuati davanti alle coste libiche. Nella nave che trasporta i profughi sono presenti anche 6 cadaveri recuperati dagli uomini della Capitaneria durante le operazioni di salvataggio. A bordo dell’imbarcazione anche 40 bambini non accompagnati. Questa mattina in prefettura, a Cagliari, è stata messa a punto la macchina dell’accoglienza. Circa 550 resteranno nell’isola: 263 in provincia di Cagliari, 167 finiranno nel Sassarese, 72 nel Nuorese e 52 in provincia di Oristano, mentre gli altri trecento saranno imbarcati per Civitavecchia e Genova.

«Come sottolineato in precedenti occasioni – ha dichiara il presidente Pigliaru ribadendo l’impegno della Regione Sardegna per una effettiva e doverosa politica dell’accoglienza – riteniamo doveroso e imprescindibile impegnarci per far fronte a un’emergenza che ha assunto dimensioni eccezionali. Non faremo mai mancare il nostro convinto appoggio al sistema di soccorso e accoglienza. Siamo comunque determinati a pretendere il rispetto delle quote assegnate e pertanto non tutti i migranti che sbarcheranno questo pomeriggio al Molo Ichnusa del Porto di Cagliari potranno fermarsi in Sardegna: circa 300 saranno destinati ad altre regioni. Continuiamo a vigilare perché il Governo nazionale applichi l’Intesa sottoscritta in Conferenza Unifica nel luglio del 2014».

La Sardegna, che ha sempre risposto prontamente agli sbarchi attraverso un sistema di accoglienza in porto riconosciuto a livello europeo come uno dei migliori in Italia, è infatti impegnata per accogliere il 2,96% della quota nazionale, in base al Piano sull’accoglienza dei migranti, percentuale che a seconda delle emergenze più conoscere, come già accaduto, anche numeri inferiori.
La Regione ha inoltre ottenuto dal Ministero dell’Interno il finanziamento che consentirà di dotarsi di una struttura mobile e non permanente, da posizionare presso il Porto di Cagliari ma che potrà anche essere dislocata all’occorrenza in altri punti di sbarco e smontata quando non necessaria, con la quale meglio far fronte alle diverse esigenze che si presentano in occasione degli sbarchi.

«Nessuna struttura definitiva presso il Porto del capoluogo, come erroneamente comunicato da alcuni – precisano dall’Ufficio stampa della Regione Sardegna – ma una struttura che risponda alle esigenze e renda più efficiente il sistema di prima accoglienza, agevolando il lavoro di tutti i soggetti coinvolti, in primis operatori regionali e forze dell’ordine, a cui competono le procedure di identificazione dei migranti, a garanzia della sicurezza dei cittadini. Prosegue nel frattempo il lavoro per potenziare la seconda accoglienza e giungere a realizzare un sistema diffuso, in collaborazione con le Prefetture e i Comuni».

13 Dicembre 2016