Polpette esplosive: così cacciava i cinghiali
Un genio malefico che cercava di fregare i cinghiali facendo presa sul loro fiuto. Polvere pirica, nitrato d’ammonio, e poi rivestita con grasso animale. una polpetta micidiale che faceva gola agli ungulati e che una volta ingerita si trasformava in una bomba a orologeria. Esplosione nello stomaco e morte immediata. Il fautore dell’ordigno è stato arrestato. Nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato un ordigno artigianale utilizzato per la caccia di frodo e una pianta di cannabis. Arrestato dunque per fabbricazione e detenzione di esplosivi, produzione e coltivazione di sostanze stupefacente A. C., di 38 anni. L’uomo processato per direttissima è stato condannato a un anno di reclusione ed è stato poi rimesso in libertà.
I carabinieri della Stazione di Dolianova e i militari dello Squadrone Eliportato cacciatori Sardegna di Abbasanta hanno perquisito la sua abitazione recuperando l’ordigno artigianale e la droga. La “bomba” era stata confezionata con polvere pirica e nitrato di ammonio, e poi appallotolata inserendo grasso animale. Una “polpetta esplosiva” che, secondo quanto accertato dai carabinieri, abitualmente viene utilizzata per la caccia di frodo, specialmente al cinghiale che attirato dall’odore del grasso, tenta di mangiare la bomba facendola esplodere. L’ordigno se calpestato inavvertitamente avrebbe potuto provocare ferite e lesioni.