Bambino di 10 anni sta male dopo un panino. La mamma: “Era gelido nel letto, poi è morto”

Un bambino di 10 anni è morto domenica 15 gennaio nella sua abitazione, trovato agonizzante nel suo lettino dai genitori: il giorno prima si era sentito male dopo aver mangiato un panino. Inutile la corsa in ospedale: sul corpo è stata disposta l'autopsia per accertare le cause del decesso.

Tragedia a Roma, dove un bambino di 10 anni è deceduto all’ospedale San Camillo nella mattinata di domenica 15 gennaio. Il piccolo si era sentito male nella sua abitazione della Montagnola, dopo aver mangiato un panino a pranzo il giorno precedente, accusando forti dolori, vomito e diarrea. I genitori, una coppia di origini francesi, avevano pensato a una banale influenza intestinale, ma la mattina dopo hanno trovato il loro unico figlio agonizzante nel lettino. Immediato la chiamata i soccorsi con l’arrivo di un’autoambulanza del 118 che, dopo aver tentato inutilmente di rianimare il bambino, l’ha trasportato d’urgenza in ospedale, dove i medici però non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Sul caso, raccontato questa mattina nelle pagine romane del quotidiano il Messaggero, è stata aperta un’inchiesta. Diverse le ipotesi sul decesso del bambino, tra cui un’intossicazione alimentare. Sul corpicino è stato disposto l’esame autoptico, che sarà eseguito al Policlinico di Tor Vergata, dopo l’apertura del fascicolo per l’ipotesi di omicidio colposo, che permetterà di stabilire la causa del decesso.

Il racconto della mamma a il Messaggero: Sabato dopo pranzo ci ha detto che stava male, aveva dolori fortissimi alla pancia, gli era venuta la diarrea, piangeva e e vomitava. Ci siamo spaventati, abbiamo pensato che probabilmente era influenzato, gli abbiamo dato una tachipirina e lo abbiamo messo a letto. Sembrava che la situazione si fosse tranquillizzata. Ma durante tutta la notte non facevamo altro che andare nella sua stanza per vedere come stava. Ci eravamo quasi rasserenati perché non lo sentivamo più lamentarsi, poi poco prima delle 6 siamo tornati a controllarlo e ci siamo spaventati. Lo abbiamo toccato sulla fronte, era gelato, ed erano gelide anche le mani, lo abbiamo chiamato ma non ci ha risposto, nostro figlio sembrava avere perso conoscenza. Abbiamo chiamato subito l’ambulanza, i soccorsi sono arrivati subito, ma non è servito a niente, nostro figlio non c’è più. Ora vogliamo solo sapere perché.

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Valerio Renzi, 17 Gennaio 2017