Ipotesi migranti alla Pivarada, il Comitato è contrario

#Alghero. Il presidente del Comitato di Quartiere manifesta la preoccupazione dei residenti in merito al probabile arrivo di migranti in una struttura alberghiera del quartiere: «Non siamo contrari all'accoglienza ma riteniamo che tali centri debbano avere una finalità che non sia solamente il mero stazionamento in attesa di una futura destinazione».

«Forte preoccupazione dei residenti sul probabile arrivo di migranti in una struttura ricettiva ubicata nel quartiere Pivarada». Così Antonio Gianorso, presidente del Consiglio Direttivo del Quartiere Pivarada, in una lettera indirizzata al Sindaco di Alghero e al Prefetto di Sassari e inerente il possibile arrivo di migranti. «Pur sapendo che la normativa prevede per queste persone sistemi dì accoglienza di vario grado (dal Cpsa a Sprar) e finalità, anche se è abbastanza noto che non hanno interesse a rimanere in Italia, vogliamo fortemente rappresentare, facendoci portavoce delle istanze degli abitanti e degli esercenti del Quartiere, l’assenza di opportunità su una eventuale realizzazione di un centro di prima accoglienza nell’ambito del Quartiere. Il Quartiere della Pivarada – scrive Gianorso – è un quartiere con elevata densità abitativa, con una importante presenza dì anziani per i quali va garantita tranquillità. Sono presenti scuole (materna, elementare, superiore) frequentate da bambini e ragazzi, che vanno fortemente tutelati. Nel quartiere sono assenti spazi di incontro e aggregazione, sono invece presenti una parrocchia molto frequentata sia da adulti che da bambini e ragazzi, numerosi B&B, che potrebbero subire incisive perdite di clientela con una ricaduta diretta e indiretta sull’economia locale».

«A questo, – prosegue –  vi sono da aggiungere preoccupazioni, da non sottovalutare, di carattere sanitario in quanto con l’arrivo dei migranti stanno ricomparendo malattie di cui si era pressoché persa la memoria e che ci trovano ora completamente esposti specie per quanto riguarda le ultimissime generazioni. Siamo un Quartiere tranquillo ed è obiettivo comune il volerlo mantenere tale evitando che possano accadere episodi di disturbo e molestia (in particolare verso il sesso femminile) che si sono verificati in città anche se per ora limitati. Assistiamo alla continua crescita in città di questuanti che ormai si posizionano davanti ad esercizi pubblici o nei loro pressi e talvolta ostentano arroganza nel pretendere. Per una città che deve difendere la propria immagine per attirare turismo non è proprio l’ideale».

«Siamo a conoscenza del bando di gara “Manifestazione di interesse per l’affidamento temporaneo del servizio dì accoglienza in favore di minori stranieri non accompagnati” emesso dalia Prefettura i Sassari il 22 novembre 2016. Siamo informati del progetto Sprar approvato per il Comune di Alghero e relativo a n° 20 migranti. L’adesione dei Comuni allo Sprar è su base volontaria, ed in base all’accordo tra ANCi e Viminale, con la “promessa” che i centri che aderiranno saranno salvaguardati da ulteriori invii. Ci auguriamo che quanto su esposto trovi accoglimento per evitare ulteriori invii ed in particolare che gli impegni assunti a livello centrale siano mantenuti. Siamo disponibili ad un incontro di approfondimento sulla tematica, gradiremmo, cortesemente, avere riscontro su questa segnalazione in modo da poterne tenere informati e aggiornati gli abitanti e gli esercenti del Quartiere sulla vicenda» – conclude il presidente del Comitato.

1 Febbraio 2017