Grenaches du monde, visibilità internazionale per Alghero e la Sardegna
«Grenaches du monde è una grandissima opportunità per la Sardegna per farsi conoscere come destinazione per gli enoturisti e come destinazione di eccellenza per chi ama, produce e commercia il vino», ha detto l'assessore Morandi durante la conferenza a Lo Quarter
Con le dichiarazioni di Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, ha preso il via la conferenza stampa della V edizione del Grenaches du monde (il concorso, organizzato dal Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon (CIVR) con la Regione Sardegna, attraverso l’Agenzia Laore, e con la collaborazione – tra gli altri – di Unioncamere e dei Comuni di Cagliari, Alghero e Nuoro). «Grenaches du monde è una grandissima opportunità per la Sardegna per farsi conoscere come destinazione per gli enoturisti e come destinazione di eccellenza per chi ama, produce e commercia il vino», ha detto Morandi. «La Sardegna è davvero la terra del Cannonau, questo è il risultato più importante che è stato raggiunto oggi ospitando la quinta edizione del concorso: una grande visibilità mondiale, presenti i maggiori esperti, blogger, giornalisti, operatori». Ma soprattutto persone che «con il loro lavoro, la loro passione e il loro impegno hanno trasformato una eccellenza della nostra terra in una eccellenza a livello mondiale». Per Morandi si tratta di «una opportunità straordinaria per tutti i territori, per fare economia e sviluppo, per fare inclusione sociale e valorizzare le attività che si svolgono nelle aree interne alle quali dobbiamo prestare la massima attenzione».
A seguire i saluti del sindaco di Alghero Mario Bruno, che si è detto orgoglioso di ospitare un evento che dà visibilità internazionale alla sua città e all’intera Sardegna: «Il vino contribuisce a dare ancora più vocazione internazionale al nostro territorio, dove la realtà vitivinicola è importante con 1.100 ettari di superficie coltivata e alcune importanti realtà produttive». Mentre Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, ha sottolineato come l’aspetto fondamentale di questa manifestazione sia «la possibilità di creare una rete, un’opportunità unica» per mettere in comunicazione i produttori locali e internazionali. «Oggi ricevono un riconoscimento i figli di chi ieri ha creduto in questo vitigno quando in pochi lo facevano, quando da soli hanno iniziato a investire e coltivare il Cannonau. Sino a qualche tempo fa non si credeva molto in questo vitigno, perché era il vino dei nostri nonni». Col tempo, però, alcuni produttori lungimiranti hanno lavorato per raffinare questo vino e «lo hanno migliorato sino a vincere premi internazionali».
Mentre il direttore generale di Laore Sardegna, Maria Ibba, ha voluto sottolineare come l’organizzazione del Grenaches du monde sia stata «una esperienza profonda che spero possa essere un punto di partenza per il futuro. Uno spunto per condurre insieme a tutti i soggetti coinvolti nuovi progetti, iniziative a tutela di questo vitigno e di tutti quelli coltivati dai nostri agricoltori». Il tutto – ha precisato – è stato «reso possibile grazie alla qualità delle istituzioni coinvolte e del mondo produttivo regionale».
La Sardegna, poi, ha ricevuto dalle mani di Fabrice Rieu, presidente del Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon (CIVR), un importante riconoscimento per aver ospitato e organizzato la manifestazione. Rieu ha ricordato come il Grenaches du monde sia «un concorso itinerante che è uscito dalla Francia solo nel 2016 con la tappa di Saragozza e quest’anno in Sardegna, per la prima volta in un’isola». Il concorso è organizzato nello spirito della collaborazione tra produttori «come dimostra la crescita del numero dei partecipanti italiani rispetto alle edizioni precedenti. Un’opportunità per scoprire vini diversi del mondo».
La notizia della giornata è l’annuncio fatto da Rieu: la prossima edizione del Grenaches du monde si svolgerà in Catalogna. Meritxell Serret, Consellera d’Agricultura de la Generalitat de Catalunya ha infatti preso parte alla conferenza stampa e ha raccolto il testimone (il passaggio sarà ufficializzato domani) per l’organizzazione a Torre Alta (Catalogna). Questa regione è la patria di un tipo di Grenaches non coltivato in Sardegna, il Grenaches bianco. «La nostra volontà è quella di continuare nella traiettoria già avviata e contribuire a un progetto comune che parta dalle peculiarità di ogni zona», ha detto. «La ricchezza della varietà di vino è la vera ricchezza dei territori ed è intrinseca alla cultura e alla gastronomia del zone dove viene coltivato».
Anche Agostino Cicalò, presidente di Unioncamere Sardegna, si è detto orgoglioso «di aver supportato l’iniziativa perché il nostro impegno è quello di aiutare le imprese, e in questo caso i produttori», ricordando anche il ruolo di Unionecamere nella certificazione e controllo del Cannonau. Marzia Cilloccu, assessore alle Attività produttive, Turismo e Politiche delle pari opportunità del Comune di Cagliari, si prepara invece ad ospitare il gran finale “La notte dei Grenaches” che sottolinea «il fondamentale coinvolgimento dei tanti studenti dell’Alberghiero delle scuole sarde durante l’evento. Le nuove generazioni devono essere formate per sfruttare le potenzialità offerte dal territorio isolano».
In mattinata si è svolta la seduta di degustazione dei vini in concorso da parte dei 100 commissari. I nomi dei vini premiati saranno resi noti domani in occasione della “La notte dei Grenaches” di Cagliari.