«Bando periferie, il Comune di Sassari è estraneo»
Precisazioni del sindaco di Sassari Nicola Sanna sul concorso di idee bandito da Mibact e Cnappc.
«Stupisce che il Comune di Sassari venga chiamato in causa per una presunta incompatibilità nel bando relativo a un concorso di idee sulle periferie urbane che non ha bandito e per il quale non ha predisposto le regole. E ancora, che si mettano in dubbio atti adottati da questa giunta già dal 2015 e che modificano l’organizzazione della struttura comunale, come la separazione dei due Settori Infrastrutture della mobilità e il Settore Lavori pubblici». È la risposta decisamente sorpresa del sindaco di Sassari Nicola Sanna alla notizia di una paventata bufera a Palazzo Ducale, dopo la vittoria del progettista che ha partecipato al concorso di idee per la riqualificazione dell’ex Serd. Un concorso che Mibact e Cnappc considerano tra l’altro già chiuso, con la conferma del progettista vincitore trasmessa al Comune il 20 gennaio scorso. Il bando per il concorso di idee, infatti, era stato promosso il 12 settembre 2016 dalla Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane del Mibact di intesa con il Cnappc, il Consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori. L’oggetto del bando era la realizzazione di 10 progetti di riqualificazione su aree periferiche in Italia.
L’iniziativa riservava a 10 progettisti l’opportunità di presentare proposte ideative su aree periferiche che erano state selezionate, in precedenza, attraverso un bando di manifestazione d’interesse aperto a tutti i Comuni d’Italia. Il Comune di Sassari aveva partecipato a quest’ultimo, puntando sull’immobile di via Bottego, nel quartiere di Latte Dolce. Ministero e Cnappc avevano quindi scelto dieci progetti tra i 140 presentati da altrettante amministrazioni pubbliche. Quindi, sempre Ministero e Cnappc, con il concorso di idee da loro bandito a settembre, avevano selezionato 10 progetti vincitori tra oltre 220 elaborati presentati da altrettanti raggruppamenti. Di questi 14 provenivano da Sassari.
«Ci preme far capire – prosegue il primo cittadino – che il Comune di Sassari non ha niente a che fare con la scelta dei vincitori, dei quali siamo venuti a conoscenza soltanto in occasione della premiazione, avvenuta a Venezia il 19 novembre scorso. «Inoltre, abbiamo anche risposto a una richiesta di chiarimenti del Cnappc sul possibile profilo di incompatibilità del progettista vincitore, per un rapporto di parentela con una dipendente del Comune. Secondo gli atti a nostra disposizione, la dipendente è assegnata al Settore infrastrutture della mobilità Servizio strade sin dal 2009, ci sono infatti ordini di servizio in merito. Un settore indipendente e autonomo da quello dei Lavori pubblici per i fabbricati che è stato chiamato in causa».
Autonomia e indipendenza dei due settori che è stata formalizzata dalla revisione della macrostruttura, approvata con delibere di giunta già nel 2015. Con atti datoriali successivi, del 26 febbraio 2015, del 9 giugno 2016 e del 20 gennaio 2017 la dipendente è stata confermata nel Settore infrastrutture e mobilità Servizio strade 1. Si fa presente, inoltre, che la citata delibera di giunta numero 85 del marzo 2016 riguarda esclusivamente il trasferimento delle funzioni per la circolazione all’Ufficio traffico, prima assegnate al Settore infrastrutture e mobilità.
Dopo la risposta del Comune alla richiesta di chiarimenti avanzata dal responsabile del procedimento del Cnapcc, con una lettera formale Mibact e Cnappc il 20 gennaio scorso hanno comunicato al Comune e al progettista vincitore la conclusione del concorso di idee. I due Enti hanno confermato che il progetto vincitore è quello già premiato a Venezia il 19 novembre scorso. «Mi preme chiarire infine – precisa il sindaco Nicola Sanna – che le dimissioni dell’assessore al Bilancio, tributi, Programmazione e Patrimonio Alessio Marras, a sua volta parente del progettista vincitore, niente hanno a che vedere con questa vicenda».