Joan Adell e la Tercera Illa: omaggio ai poeti algheresi
Ci sono monumenti fatti d’un materiale molto delicato: le parole. Sabato scorso nella Torre di Sulis piena di gente, ne è stato innalzato uno importante: un monumento, infatti, sono, di per se stessi, i versi di venti poeti algheresi, raccolti nell’antologia La Tercera Illa, che hanno risuonato con forza ed emozione per dimostrare l’attualità d’una espressione poetica che viene da lontano e che ben si proietta con aspettativa e vigore nell’ambito della letteratura catalana. La serata, è stata organizzata dal Comune di Alghero per valorizzare e rendere omaggio all’opera di quei poeti che, dal secondo dopoguerra, hanno dato continuità alla poesia algherese e che, visto dalla prospettiva attuale, hanno contribuito all’arricchimento della letteratura catalana, della letteratura comune. I veri protagonisti della celebrazione sono stati i poeti e le poesie.
I poeti presenti hanno recitato sia poesie proprie sia quelle dei poeti scomparsi; così Antoni Canu, Fidel Carboni, Antoni Coronzu, Guido Sari, Antonello Colledanchise, Antoni Arca, Enzo Sogos, Franca Masu i Anna Cinzia Paolucci, hanno prestato la loro voce a Rafael Catardi, Rafael Sari, Pasqual Scanu, Àngel Cao, Pinutxa Ginesu, Maria Chessa Lai, Antonella Salvietti, Antoni Ballero de Càndia, Francesc Manunta, Rafael Caria e Pino Piras. Viste nell’insieme, le poesie che sono state recitate, hanno dato un’idea chiara della varietà di registri e della ricchezza di voci presenti nella poesia algherese contemporanea, e in che maniera durante il tempo si siano accostate alle diverse tendenze che hanno caratterizzato la letteratura europea del dopoguerra.
L’Assessore alla Cultura, Romina Caula, nell’introdurre la lettura dei poeti, ha messo in evidenza le loro peculiarità e come contribuissero a rendere più attraente l’immagine di Alghero. Ha inoltre ricordato l’emozione nel vedere che i novantamila spettatori del Concert per la Llibertat, al Camp Nou a Barcellona, applaudivano sentendo il nome della città di Alghero, nel momento in cui saliva sul palcoscenico Franca Masu. Laura Borràs, direttrice della Institució de les Lletres Catalanes, in un intervento molto preciso e appassionato, ha spiegato l’importanza delle poesie presenti ne La Tercera Illa, lo stretto legame con i poeti del ramo comune della letteratura catalana e la normalità con la quale d’ora in poi si potrà spiegare l’opera di ognuno dei poeti; aggiungendo inoltre come quest’opera possa rappresentare un esempio per i futuri scrittori algheresi che vogliano esprimersi letterariamente in catalano.
A questa normalità ha contribuito con forza ed entusiasmo, il curatore del libro, Joan-Elies Adell, che ha collocato la produzione dei diversi poeti nel giusto contesto e che ha redatto lo studio “La fascinació d’una literatura menor” (Il fascino d’una letteratura minore) che è un primo punto di riferimento per capire in tutta la sua grandezza la produzione poetica algherese. Durante il suo intervento, Adell ha espresso l’emozione di essere alla presenza dei poeti e poter sentire dalla viva voce i loro versi. Inoltre ha ringraziato sia i poeti presenti sia i familiari dei poeti scomparsi, per l’entusiasmo e la collaborazione che avevano messo per far si che il progetto de La Tercera Illa divenisse realtà.