In città la moda delle sigarette elettroniche
Anche ad Alghero incominciano a prendere piede le sigarette elettroniche, considerate da molti un’efficace alternativa a quelle tradizionali che da oltre un secolo hanno segnato lo scorrere della storia umana. In spiaggia e all’aperto, ma anche nelle sale d’aspetto e nei locali in cui è vietato fumare, sempre più spesso si incominciano ad incontrare fumatori “elettronici”, convertiti alla nuova moda in grado di liberarli dagli effetti deleteri del processo di combustione.
La sigaretta elettronica è quindi esente dalla produzione di sostanze cancerogene che danneggiano i propri polmoni e quelli delle persone che ci stanno accanto, supera le costrizioni dettate dalle norme anti fumo, rilasciano un aroma delicato e non inquinano. Insomma un notevole passo in avanti per quanto riguarda la salute e la vita sociale dei “dipendenti” dalle odiate/amate bionde col filtro.
Ora, però, all’orizzonte si staglia un ostacolo di non poco conto. La European Respiratory Society, l’organizzazione professionale che cerca di alleviare le sofferenze di malattie respiratorie e promuovere la salute dei polmoni attraverso la ricerca, è convinta che questi congegni elettronici non facciano per niente bene ai loro utilizzatori. Secondo un rapporto diramato nelle scorse settimane durante un convegno tenutosi a Vienna, le sigarette elettroniche produrrebbero un minore assorbimento di ossigeno nel sangue e nei polmoni, ostruzioni delle vie respiratorie e asma.
Comunque c’è già chi taccia questi nuovi rapporti scientifici di ennesima disinformazione “pagata” dalle multinazionali del tabacco che, già dagli anni ‘50 in poi, si sono prodigate nel portare dalla loro parte un numero importante di ricercatori che, con assoluta malafede, decretarono la bontà del tabacco e la sua non nocività per gli esseri umani. La storia gli ha poi dato ampiamente torto.