CasaPound visita l’ex campo nomadi di Alghero: «degrado intollerabile»
«Lavatrici, vasche da bagno, rottami di macchine, biciclette e altri rifiuti poco identificabili, - si legge in una nota - sono un bel biglietto da visita per una città che sino a poche settimane fa, il sindaco, non sappiamo con quale coraggio, avrebbe voluto candidare a capitale italiana della cultura».
«Sono ormai passati due anni dallo sgombero del campo nomadi di Fertilia e nonostante i proclami del sindaco Mario Bruno, in quell’area continua a regnare indiscusso l’ estremo degrado e l’abbandono, segni della permanenza trentennale dei suoi civilissimi occupanti» – CasaPound Italia interviene così sulle condizioni di degrado in cui versa l’ex campo nomadi di Fertilia a due anni dallo sgombero (LEGGI).
«Lavatrici, vasche da bagno, rottami di macchine, biciclette e altri rifiuti poco identificabili, – si legge in una nota – sono un bel biglietto da visita per una città che sino a poche settimane fa, il sindaco, non sappiamo con quale coraggio, avrebbe voluto candidare a capitale italiana della cultura».
«Forse Mario Bruno, arrivato quasi alla conclusione della sua fallimentare esperienza amministrativa, spera di continuare a galleggiare alla deriva scansando i problemi – continua CasaPound – o forse, mantenendo un basso profilo sulla questione, crede che gli algheresi non notino le condizioni vergognose in cui versa la pineta di Fertilia. In ogni caso , – concludedono dal movimento di estrema destra – sbaglia i suoi calcoli e pertanto, lo invitiamo ad intervenire seriamente per contenere e risolvere un disastro ambientale che si consuma sulla pelle dei cittadini».
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