«Aeroporto, un volo indietro di 25 anni»

Il direttivo provinciale di Fratelli d'Italia AN sintetizza l'ulteriore aggravarsi della politica gestionale dell'aeroporto di Alghero, dopo le indiscrezioni trapelate dell'addio di Ryanair dalla stagione invernale.

Il direttivo provinciale di Fratelli d’Italia AN analizza la politica gestionale dell’aeroporto di Alghero, dopo le indiscrezioni trapelate dell’addio di Ryanair dalla stagione invernale. «Il mancato investimento in Sardegna del fondo F2i, l’azionista di riferimento dell’aeroporto “Riviera del Corallo”, che dopo aver causato un gelido inverno ai numerosi esercenti e commercianti, già vessati dalla crisi economica che investe la provincia di Sassari, annuncia un’estate bollente per le tasche di tutti coloro che ritenevano possibile una politica economica incentrata sul turismo e sui beni culturali e ambientali di cui il Nord Sardegna abbonda e che risultano spesso irraggiungibili a prezzi modici, richiedendo sforzi economici non commensurabili alla congiuntura economica sia per i singoli turisti che per le famiglie – si legge in una nota redatta da Gianfranco Langella, dirigente Fratelli d’Italia AN – Alghero

«L’aeroporto, infatti, è come se avesse preso un volo per il passato. Alghero è ripiombata nella stessa situazione di 25 anni fa, trascinandosi dietro tutto il territorio circostante che vede nello scalo un punto di riferimento sia logistico che turistico, dal disimpegno della Alitalia, iniziato con lo spostamento scuola di volo nel 2005, e proseguito con il primo fallimento del 2009, i cittadini e specialmente gli operatori turistici si erano illusi di poter contare su un mercato aperto alle compagnie low cost e alla concorrenza che invece non ha trovato e seguito e, cosa più grave, –  dichiara Langella –  si ha l’impressione di vivere in un regime di “aiuti di stato mascherati” ad una compagnia aerea che di stato non lo è più, a vantaggio dei soliti noti e con le ben conosciute ricadute negative sulle tasche ormai vuote dei nostri concittadini che non possono più sopportare una nuova stagione turistica così negativa. Vogliamo sapere – conclude la nota – fino a che punto si spingerà l’assessorato ai Trasporti, il comune di Alghero e la Società di gestione dello scalo, prima che il Nord Ovest dell’isola diventi unitariamente un arido deserto di sale».

2 Aprile 2017