Imprenditore fallisce per 37mila euro: “Lo Stato me ne deve un milione”
Emilio Missuto, imprenditore di Gela, ha interrotto oggi il suo sciopero della fame durato tre mesi che gli ha causato la perdita di 30 chili: l’uomo ha iniziato il “digiuno” lo scorso 18 aprile posizionando una tenda davanti al palazzo di giustizia della città siciliana, “luogo simbolo della legalità”. La dura forma di protesta è stata condotta “contro uno Stato che esige puntualità nel pagamento delle tasse, ma lascia trascorrere anni per pagare i fornitori, riducendoli sul lastrico”. In questi tre mesi, però, la sua azienda è stata costretta a chiudere i battenti. Missuto ha raccontato ai cronisti che il tribunale di Gela ha dichiarato il fallimento della sua ditta perché non è stato in grado di pagare tasse e contributi per 37 mila euro, senza tener conto che a Carbonia, in Sardegna, è in corso un lungo contenzioso che “mi vede creditore di un milione di euro per lavori pubblici già realizzati, fatturati ma mai liquidati”.
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