«Ruspe a Capo Caccia, avanti tutta»
«Il vero scempio - dichiarano i rappresentanti dei comitati di Borgata - è vedere un agro abbandonato. Sarà sufficiente l'impianto di vegetazione autoctona rampicante per far “scomparire” alla vista gli scavi e i muretti realizzati a sostegno del tracciato».
«Si era già perso troppo tempo ma finalmente sono arrivate le ruspe a ripristinare la via di accesso al Faro di Capo Caccia» – Lo dichiarano in una nota i rappresentanti dei comitati di Borgata di Maristella, Guardia Grande-Corea, Sa Segada-Tanca Farrà. «Stiamo parlando di una delle più notevoli attrazioni non ancora valorizzate di Alghero, una di quelle che, per posizione e panorama, entrerebbe di diritto come un “Must to see” nelle guide turistiche isolane e non solo. Auspichiamo che il ripristino della strada possa essere il primo passo verso la fruizione del Faro in chiave turistica in accordo con il Ministero».
«Sarà sufficiente l’impianto di vegetazione autoctona rampicante per far “scomparire” alla vista gli scavi e i muretti realizzati a sostegno del tracciato. Il vero scempio – ricordano Tonina Desogos, Antonio Zidda e Giuseppina Congiu in merito ai recenti interventi delle associazioni ambientaliste e a quello del deputato di Unidos Mauro Pili (LEGGI) – è vedere invece un agro abbandonato, borgate che cadono a pezzi (fruite ogni anno da decine di migliaia di turisti) anziché essere piccoli gioielli e motori per creare economia verde e posti di lavoro».
«E’ l’immobilismo ad essere il vero danno per il nostro territorio. Bando alle chiacchiere dunque e avanti con le azioni, non si può stare fermi a lamentarsi mentre il resto del mondo ci contende i turisti valorizzando attrazioni molto meno interessanti delle nostre» – concludono.