Uniss in rosa per il Giro d’Italia, contro la violenza sulle donne
Striscioni rosa sulle facciate dell’Asilo Sella, ad Alghero, vicino al luogo della Grande partenza, non solo per rendere omaggio al Giro d’Italia, ma anche per aderire alla campagna “Non una di meno” contro la violenza sulle donne.
Striscioni rosa sulle facciate dell’Asilo Sella, ad Alghero, vicino al luogo della Grande partenza, non solo per rendere omaggio al Giro d’Italia, ma anche per aderire alla campagna “Non una di meno” contro la violenza sulle donne. L’Università ha voluto partecipare con entusiasmo alla più grande festa di popolo del Paese, che oggi attraversa Alghero e Sassari per terminare a Olbia, tutte città in cui l’Ateneo propone i suoi corsi di laurea (assieme a Nuoro e Oristano). Sul tetto del complesso di Santa Chiara un altro striscione recita “Università di Sassari- 100° Giro – #scelgouniss” e dà idealmente il benvenuto in Sardegna alla grande carovana, proprio di fronte al braccio di mare sul quale ieri 100 nastri rosa hanno danzato sull’acqua, trainati da altrettante imbarcazioni dal largo di Calabona al porto turistico con l’intento di coprire simbolicamente la distanza tra l’Isola e la Penisola (da un’idea dello stilista Antonio Marras).
Ma Uniss al 100° giro d’Italia è anche alternanza scuola- lavoro, con le tante studentesse e gli studenti che, con gioia e in maglietta rosa, hanno collaborato all’allestimento delle mostre di Architettura; ed è anche arte, scienza e naturalmente formazione, grazie al progetto triennale Sentieri contemporanei appena partito (Fondazione di Sardegna – Uniss Decamaster – associazione Zerynthia) che ha portato nell’area dell’ex mercato civico l’installazione dell’artista ungherese Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle e l’esposizione “In-Giro” dedicata alle due ruote, con le opere di ben 28 artisti.
Il culmine degli eventi dedicati dall’Università di Sassari al Giro d’Italia è stato l’incontro degli studenti con l’invitata di Rai Sport Alessandra De Stefano: un successo, un’occasione di riflessione che tutti hanno apprezzato. Ancora una volta l’Università di Sassari ha voluto essere presente, portando sul territorio la propria voglia di partecipare come testimonianza d’impegno.