“Nidi di note” incanta il suo pubblico
È stata una serata straordinaria con il gran pubblico che ha invaso in ogni angolo il giardino del centro Anziani di Viale della Resistenza per lo spettacolo di Paolo Fresu, Sonia Peana Bruno Tognolini e Alessandro Sanna. Nidi di Note ha inaugurato nel migliore dei modi il nuovo spazio per la cultura che l’Amministrazione ha voluto individuare nell’ampio giardino all’aperto di cui il Centro dispone. Tantissima gente, oltre ogni previsione, ha voluto partecipare allo spettacolo offerto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero che ha coinvolto bambini ed adulti nella suggestione dei racconti, delle musiche e delle immagini del progetto di cui il musicista di Berchidda è coautore insieme a Bruno Tognolini, Sonia Peana e Alessandro Sanna.
“La straordinaria affluenza di pubblico – commenta l’Assessore alla Cultura Romina Caula – ha inaugurato straordinariamente lo spazio tanto inusuale quanto suggestivo che abbiamo voluto offrire alla città. Uno di più grandi musicisti internazionali come Paolo Fresu, con un gesto di grande sensibilità – sottolinea Romina Caula – ha condiviso pienamente la scelta di aprire alla cultura un luogo non convenzionale in cui i numerosissimi bambini e i nonni si sono incontrati in un gioco di note e fiabe”. Lo spettacolo ha offerto divertimento, momenti di riflessione, musica, nell’ambito di un progetto nato nel 2010 per l’educazione dei bambini, così come avviene in gran parte del mondo, in particolare negli Stati Uniti, dove la musica è uno strumento per la crescita e un collante per la comunità.
“Il progetto è per tutte le età – ha spiegato Paolo Fresu –si rivolge ai bambini ma la musica è per tutti. Ma Nidi di Note è soprattutto un esperimento importante in un momento in cui la cultura è in crisi. Ed è fondamentale che vi sia la volontà di Amministrazioni che credono nei progetti culturali anche dal carattere sperimentale”. La grande partecipazione del pubblico è stata la migliore risposta all’idea di caratterizzare un luogo nuovo per eventi culturali. “un esperimento virtuoso” lo ha definito Paolo Fresu.