Respir’Arte a Sassari, il parco di Monserrato diventa bohémienne 3.0
Due giorni a contatto con l’arte in ogni sua declinazione immersi tra i giardini ben curati, i vialetti incorniciati da creazioni di ogni genere e un esercito di quattrocento tele e cavalletti in bella mostra, tra le aree suggestive del Tempietto e del Ninfeo, mentre teatranti passeggiavano al fianco dei visitatori con i loro bei costumi ottocenteschi da “Vittoriani di Sardegna”.
Come per incanto nell’area verde di Monserrato è sembrato di essere tornati alla Bella èpoque. Due giorni a contatto con l’arte in ogni sua declinazione immersi tra i giardini ben curati, i vialetti incorniciati da creazioni di ogni genere e un esercito di quattrocento tele e cavalletti in bella mostra, tra le aree suggestive del Tempietto e del Ninfeo, mentre teatranti passeggiavano al fianco dei visitatori con i loro bei costumi ottocenteschi da “Vittoriani di Sardegna”.
La seconda edizione di Respir’Arte ha portato nel parco un’atmosfera bohémienne rivisitata secondo i canoni all’era 3.0. Già all’ingresso era spontaneo sgranare gli occhi di fronte a un’enorme statua di “Transformer” alta ben quattro metri, realizzata da William Pinna con materiali di riciclo di autovetture che diversamente sarebbero finiti in discarica. Tubi, cerchioni, marmitte, sportelli e ingranaggi di ogni genere hanno preso vita dando forma a un’incredibile opera statuaria ispirata ai celebri protagonisti dei cartoni giapponesi, che il suo creatore non esita a definire come un pezzo unico in tutta Europa.
Poco distante, nella postazione del maestro calcinaio Costanzo Salis diversi pittori hanno realizzato affreschi con le celebri tecniche del passato. Sui pannelli intonacati di calce fresca, Marco Gallistu e Maria Sulas hanno dipinto paesaggi, Dani Franz il volto di un angelo in perfetto stile medievale, Angelo Canu la Torre di Monserrato, e si sono cimentate nella tecnica anche due giovanissime pittrici, Sara e Adele. A ridosso della chiesetta era posizionata la grande statua di Cristo in acciaio inox realizzata da Marco Mulas. All’interno dell’edificio l’altra grande novità di questa seconda edizione: la Galleria d’arte diretta da Ettore Aldo del Vigo con dipinti e sculture di particolare bellezza.
Presenti anche le opere dello scultore fiorentino Paolo Banchetti assemblate che con pezzi di legno spiaggiati. A sancire la crescita internazionale della manifestazione i pannelli di due pittrici cinesi, Lei Jang e Zhijuan Li e di una tedesca, Ariane Schuchardt. L’allegra brigata composta da oltre cento artisti ha invaso pacificamente le aree sottostanti. Presenti anche rappresentanze istituzionali come l’assessora alla Cultura, Raffaella Sau, che ha inaugurato l’iniziativa assieme al titolare all’Ambiente, Fabio Pinna e ai consiglieri comunali Mascia, Crobu e Fundoni.
Sulla fontana del parco è emersa la figura di una donna stilizzata, un’opera di Antonella Muresu dalla quale è sgorgata una cascata di piccole stoffe colorate, cresciuta a dismisura con il coinvolgimento del pubblico. Ai più piccoli è stato dedicato “Artisti in erba”, un laboratorio ideato da Laura Virgilio per i bambini, che hanno disegnato i loro capolavori indossando le t-shirt Respir’Arte da novello artista.
Quest’anno anche la poesia e la musica hanno regalato grandi emozioni a partire dalle rime dal reading di Leonardo Onida per passare al gruppo Gurusele Thathari e concludere con due grandi nomi come Enzo Mugoni e Beppe Dettori. Grande la soddisfazione di Gianni Pittui, presidente di Respir’Arte, che ha posto l’accento sulla crescita qualitativa della manifestazione, caratterizzata dalla presenza di esperti del settore e di critici d’arte.