«Sindaco Bruno senza numeri per governare»

«Ciò nonostante - dichiarano i consiglieri di Froza Italia Alghero - il Presidente Tedde lancia accuse verso le opposizioni e non prende atto che l'Aula è ingessata e non affronta i veri problemi della città»

“L’Aula di via Columbano ritornerà a riunirsi sulla scorta delle esigenze amministrative nelle date che la conferenza dei gruppi e il sottoscritto hanno ritenuto più idonee”. «Siamo esterrefatti da cotanto pressapochismo e distacco dalla realtà da parte del presidente del Consiglio Matteo Tedde a cui fa il paio il sindaco Mario Bruno. Una coppia che, dall’esordio del mandato, si è caratterizzata per l’assoluta lontananza dalle pratiche democratiche, e anche di trasparenza e condivisione, tanto sbandierate in campagna elettorale. Diciamo al presidente Tedde che non è con la gara dei numeri (tutta da verificare nella sostanza degli atti promulgati) che si replica alla puntuale segnalazione delle opposizioni che hanno ricordato a lui e al sindaco che  il Consiglio è oramai divenuto un luogo unicamente dove ratificare le decisioni prese dalla Giunta o meglio dal Primo Cittadino stesso col suo (sempre più risicato) entourage» – Così i consiglieri di Froza Italia Alghero in una nota.

«Alghero, come sapeva bene Bruno e lo aveva promesso in campagna elettorale, aveva ed ha bisogno d’altro. Non dimentichiamo – proseguono Pirisi, Pais e Camerada –  che fu lui prima a proporre e poi far cadere il precedente sindaco promettendo che sarebbe riuscito ad affrontare le tante problematiche ad oggi irrisolte. Invece, dopo tre anni, e con la fine della consiliatura oramai non troppo lontana, ci troviamo, non solo con le grandi questioni ancora lontane da una soluzione (basti pensare al Porto, Puc, Maria Pia, Pul, agro, Porto Conte e senza considerare il pantano, anche giudiziario, delle partecipate), ma con la massima assise cittadina paralizzata e gestita in maniera oligarchica, antidemocratica da coloro che si professavano democratici».

«Perchè, anche se il presidente Tedde fa lo gnorri, tutti sanno benissimo, cittadini comuni in primis, che la maggioranza non ha più i numeri per governare come dovrebbe e sarà costretta a convocare sempre meno il Consiglio e in giornate feriali. Riappare oggi con una, tardiva e fuori tempo massimo, commissione sulla sanità. Ma del resto non è un segreto, viste anche le simpatiche immagini sui social, che un consigliere è oramai d’istanza in Romagna e l’altra, da inizio mandato, a Roma. Il numero 13 si è vaporizzato, così come le promesse scritte sui vetri dal sindaco Bruno» – concludono.

8 Giugno 2017