Ris 2017, anche il piano di sicurezza sanitaria è “Made in Sardinia”
Settanta uomini, 13 4x4 medicalizzate, 5 ambulanze e un elicottero
Settanta persone coinvolte tra medici, infermieri e volontari, tredici 4×4 medicalizzate, cinque ambulanze, un elicottero della EliFriuli. Sono i numeri del Piano di sicurezza sanitaria dedicati a Rally Italia Sardegna. I protocolli fissati da Fia per garantire la massima garanzia in tema di intervento sanitario durante la tappa italiana del World Rally Championship rendono necessaria l’organizzazione di una squadra che, dopo il rodaggio degli anni scorsi, è interamente “made in Serdegna”. A redigere il piano e organizzare la squadra è stato infatti Piero Delogu, medico, responsabile del 118 di Sassari. A coordinare le operazioni sul campo è Antonello Piras, anche lui medico, che siede nel board dell’organizzazione dell’evento motoristico, secondo solo alla Formula Uno per appeal mediatico e di popolo e per imponenza della macchina organizzativa. Accanto a piazzale della Pace, all’interno dell’enorme Parco Assistenza di Ris2017, è stata allestita una enorme tenda: si chiama Pma, Posto medico avanzato, e assicura piena operatività grazie alla presenza di letti di primo soccorso, medici, infermieri e volontari del 118.
«Sui percorsi di gara abbiamo una medicalizzata 4×4 ogni sei o sette chilometri – racconta Piras – più una alla partenza e una alla fine». Per il sistema del pronto intervento territoriale è un impegno gravoso, ma anche una attestazione di stima e di fiducia da parte dell’organizzazione. «Ormai da qualche anno Ris si affida al 118 di Sassari e al direttore della sua centrale operativa, Piero Delogu, per formulare il piano per gestire l’assistenza sanitaria in gara – prosegue Antonello Piras – grazie a un dispiegamento notevole di uomini e mezzi, garantiamo sicurezza non solo nelle prove, ma anche in tutto ciò che contorna la gara». A iniziare da Alghero, base della direzione di gara e del grande paddock che occupa tutta la rambla e il porto. Il rally mondiale parla sempre più sardo. Anche in tema di sicurezza.