Last minute di Maria Morschitzky, videoarte alla Galleria Cult
L’inaugurazione della mostra, visitabile nei Bastioni Marco Polo ad Alghero, è stata l’occasione per un dialogo sulle strategie delle composizioni video dell'artista.
Prosegue fino al 20 giugno presso la Galleria Cult , nei Bastioni Marco Polo 39A ad Alghero, l’esposizione dell’artista Maria Morschitzky, in residenza d’arte nel mese di maggio, in collaborazione con il Land Salzburg/Austria. L’inaugurazione della mostra, a cura di Valentina Piredda, è stata l’occasione per un dialogo sulle strategie delle composizioni video dell’artista.
In Compositions for a Room (2016) il pubblico era confrontato con l’effetto straniante di falsi specchi e proiezioni nascoste: “oggetti fisici che si legano ad immagini virtuali”, “civettano con la dialettica della presenza e assenza, del presente e passato”. Sono allo stesso tempo incontri con l’inconscio e l’inquietante del nostro “altro”, das Unheimliche.
L’artista porta esempi di opere che cambiano aspetto e significato attraverso l’uso di vernici termocromatiche. Per i nuovi progetti, Morschitzky muove sabbie, grani, vegetali, irrorandoli con una lampada UVA tascabile su superfici trattate fotosensibilmente. Per contrastare l’effimero e il transitorio delle tracce sul foglio che scompaiono dopo pochi secondi, costruisce immagini in movimento.
Le riprese video in successione introducono un parametro in più rispetto al film di animazione. Le figure scaturite dalla spennellata di luce ultravioletta sono immagini statiche ma non fissabili. E’ il movimento a creare la dimensione temporale e impedire la scomparsa delle impressioni. Il lavoro video rianima le nature morte come organismi viventi, pulsanti amebe al microscopio.